Voucher, per Fratelli d’Italia uno strumento da usare ancora ma con cautela

19 Lug 2018 13:08 - di Redazione
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“Facciamo un appello alle forze politiche, ai presidenti di commissione e anche al presidente della Camera Fico affinché si rinvii l’approdo in Aula del decreto dignità”. Lo ha affermato il capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Lavoro a Montecitorio, Walter Rizzetto, in una conferenza stampa alla Camera del partito nel corso della quale sono state presentate le proposte in favore dei voucher. L’obiettivo, prosegue sottolineando come la richiesta sia stata avanzata dal capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida, sarebbe quello di poter procedere con un esame più accurato e anche dare modo di ampliare i soggetti da audire in commissione senza però far slittare troppo i tempi. 
“Il decreto dignità – ha affermato Lollobrigida – non crea nuova occupazione, per questo oggi presentiamo una serie di azioni per tentare di modificare il testo. Chiediamo che il decreto venga portato in Aula dopo il 24 luglio per poter approfondire i lavori e continuare le audizioni in corso, non domandiamo mesi in più ma almeno qualche giorno”. “Abbiamo quasi l’11% di disoccupazione generale e non vediamo risposte importanti nel decreto dignità, ad esempio sul tema dei voucher. Gli emendamenti proposti dalla maggioranza non saranno sufficienti per dare risposte a turismo, agricoltura e famiglie. Il voucher deve essere un passaggio occasionale sia per il lavoratore sia per il datore di lavoro. E il libretto famiglia ha troppi vincoli, è troppo complesso, così le famiglie non lo usano”, ha argomentato Walter Rizzetto, componente della Commissione Lavoro.  Riccardo Zucconi della Commissione Attività Produttive ha commentato: “Con la nostra proposta presentiamo la reintroduzione dei voucher ma con una lotta agli abusi”. Per combatterli, spiega Riccardo Zucconi, “abbiamo previsto l’obbligo di comunicazione, anche via e-mail, all’Inps e all’Inail con il dettaglio dell’orario e delle mansioni svolte dal lavoratore. Non solo, la paga netta – dice sempre il deputato di Fdi – sale a 8,5 euro e potenzialmente lo strumento viene esteso a tutti i settori”.  Lo scopo delle proposte di Fratelli d’Italia è di evitare che vi sia in Italia un irrigidimento del mercato del lavoro.

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