Urso a Di Maio: “Il Mef conferma che il suo non è un decreto dignità ma disoccupazione”
Nella relazione tecnica che accompagna il decreto dignità, vidimato dal Mef, l’effetto indicato sarà l’opposto a quello annunciato dal governo con una diminuzione, scritta nero su bianco, dell’occupazione di 8mila unità l’anno fino al 2028, vale a dire nei prossimi 10 anni. Da qui la nota di Adolfo Urso di Fratelli d’Italia. «La giustificazione del vicepremier Di Maio (che ha parlato di “complotto” degli uffici del Mef) è infantile e, nel contempo, pericolosa, dimostra come non sappia di cosa parli». In merito alle previsioni sulla riduzione dei posti di lavoro contenuta nella scheda tecnica del decreto dignità i fatti parlano invece chiaro. «Di Maio – aggiunge Urso – è vice presidente del Consiglio, ministro del Lavoro, ministro dello Sviluppo economico, co-presidente del Comitato di conciliazione del governo e capo politico del Movimento Cinque Stelle. Nessun altro prima di lui ha accumulato tanti poteri». «Piuttosto che alimentare una ridicola caccia alle streghe -prosegue- si assuma le sue responsabilità. Ha impiegato oltre un mese per confezionare questo primo decreto ed ora, colto in fallo, si accorge di non aver letto la scheda tecnica che accompagna ogni provvedimento. Abbia almeno la dignità di stare zitto o di cambiare il nome del “decreto dignità” in “decreto disoccupazione”».
URSO, mettiti in fila….. non sei il primo, ma, se tutto va bene, potresti diventare ultimo!
Ma gli altri governi prima di lui che hanno fatto per i cittadini?almeno Di Maio cerca di fare qualcosa,e se veramente è successo quello che ha detto del Mef,non mi stupirei,i metodi di alcuni di sinistra sono sempre gli stessi ,li hanno fatto con il referendum Monarchia /Repubblica figurarsi con un decreto cosa non sono capaci di fare…