Tra Di Maio e Salvini chi decide è sempre Beppe Grillo: “La Tav non serve”

29 Lug 2018 18:44 - di Antonio Marras

Una frase che sa di sentenza, visto che nel Movimento Cinque Stelle non si muove foglia, o treno, che Beppe Grillo non voglia: “Si è tornato a parlare di Tav, un’opera che appartiene allo scorso secolo, al passato, che rappresenta un mondo che non c’è più, un modo di fare economia e creare posti di lavoro che non ha più senso”,  scrive Beppe Grillo su twitter, rimandando poi al suo blog, dove elenca “le 9 ”verità” che ancora circolano sulla Tav”.

A questo punto sarà davvero difficile che Di Maio possa contraddire il suo leader, vera anima grigia del M5S, anche a dispetto di quello che pensano gli alleati leghisti e tantomeno percorrere la strada del referendum consultivo. Una discussione che rischia di interrompersi prematuramente, come quella sul Tap e sull’Ilva, dossier bollenti che il premier Conte non sembra in grado di gestire, stretto tra i due fuochi della maggioranza giallo-verde.

L’europarlamentare di Fi, eletta nella circoscrizione di Nord-Ovest Lara Comi, e il deputato Diego Sozzani, capogruppo azzurro in commissione infrastrutture alla Camera, nonché il consigliere regionale lombardo Angelo Palumbo, presidente della commissione territorio del Consiglio regionale, continuano “a sperare che Salvini non si pieghi alla linea del ‘No’ di Di Maio  perché lascerebbe da soli i nostri alleati Attilio Fontana e Luca Zaia, presidenti di Lombardia e Veneto, di fronte a scelte che penalizzeranno fortemente la competitività e lo sviluppo delle Regioni del Nord. Salvini ci pensi bene prima di svendere la locomotiva economica del Paese”, concludono.

Commenti

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  • DANTE Pongiluppi 29 Luglio 2018

    Certo che se a quei tempi ci fosse stato Grillo con i 5stelle non ci sarebbe alcuna autostrada o superstrada o treni ATV (che loro usano sempre)) Solo chiacchiere i grandi progetti (opere che richiedono anni di lavoro) una volta approvate non possono essere soggetti al parere di governi in transito