Thailandia, solo 3-4 giorni per salvare i ragazzi. Perché la missione è disperata
C’è una finestra di appena 3-4 giorni per salvare i 12 ragazzi intrappolati dal 23 giugno con il loro allenatore nella caverna di Tham Luang. Lo hanno riferito le autorità thailandesi, che ora si concentreranno sulle precauzioni da prendere per ridurre i rischi dell’operazione di salvataggio, fino a quando le piogge intense o la crescente tossicità dell’aria all’interna della grotta non li costringeranno ad agire. Proprio l’allenatore dei ragazzi ha inviato le sue “scuse” ai genitori in una lettera consegnata ai sommozzatori che stanno facendo la spola tra la cava e la superficie. «Non vi preoccupate… siamo tutti forti», scrivono invece i ragazzi in una serie di lettere scritte su fogli di quaderno inviate ai loro genitori. E’ la prima forma di comunicazione tra i ragazzi e i genitori, dopo il fallimento del tentativo di installare una linea telefonica all’interno della caverna. Nel frattempo, le squadre dei soccorritori sono riuscite a installare un condotto per l’aria, dopo l’allarme suscitato dal calo del livello di ossigeno all’interno della caverna, sceso dall’abituale 21% al 15%. I tentativi di soccorso sono già costati la vita all’ex Navy Seal thailandese Saman Kunan, 38 anni, morto venerdì. Il governatore regionale, Narongsak Osotthanakorn, ha riferito ai media locali che l’operazione per il drenaggio dell’acqua lungo i 3,2 chilometri del percorso che porta al luogo nel quale si trovano i ragazzi è stata un “successo”. Anche se nella giornata c’è stata pioggia, ha detto ancora il governatore, “l’acqua si trova ancora a un livello soddisfacente”. Tuttavia, le previsioni meteo indicano un intensificarsi delle piogge nei prossimi giorni, con un aumento a livelli torrenziali a partire dalla prossima settimana. Questo concede ai soccorritori solamente pochi giorni per estrarre dalla grotta i 12 ragazzi e il loro allenatore, prima che possano rimanere completamente bloccati anche fino a gennaio. «Se aspettiamo troppo non sappiamo quanta pioggia ci sarà», ha detto Osatanakorn.
Missione impossibile?
Ma perché questa missione è così difficile? Perché è così difficile tirarli fuori dalla grotta di Tham Luang? Risponde l’esperto consultato dal quotidiano americano: «Perché, se i soccorritori sanno dove si trovano i ragazzi, non è possibile aprire un varco dall’alto e farli uscire? Come si legge su Usa Today in una meticolosa ricostruzione tecnica della situazione, i baby calciatori si trovano a poco meno di un km dalla superficie ma di solida roccia. Forare la grotta dall’alto non è impossibile, ma le mappe a disposizione non sono abbastanza accurate per individuare il punto migliore dove intervenire. Quindi ci vorrebbe troppo tempo per trovare quel punto».
Servirebbe più tempo
Non c’è un modo, usando le tecnologie più avanzate, di individuare da fuori il punto preciso dove si trovano i ragazzi? Sì- è l risposta – esistono dei localizzatori che in sostanza trasmettono onde radio dall’interno della grotta consentendo a chi sta fuori di sapere esattamente dove si trovano le persone intrappolate. Ma non è chiaro se questo strumento venga usato in questo momento dalle autorità thailandesi, visto che perforare una roccia così dura richiederebbe settimane.
La caverna è molto grande: perché i soccorritori sono così preoccupati per l’ossigeno? La ventilazione dalla superficie è scarsa, l’aria che entra non è sufficiente a ‘sostenere’ le 13 persone intrappolate per un lungo periodo di tempo. I soccorritori sono riusciti a installare un condotto per l’aria, dopo il calo del livello di ossigeno all’interno della caverna, sceso dall’abituale 21% al 15%. Ma si tratta di quasi 5 km. Un basso livello di ossigeno fa sì che qualsiasi tipo di attività diventa sempre più difficile.
L’acqua della caverna non può essere semplicemente pompata?, ci si chiede. «Non tutta. Pesanti pompe industriali sono in attività e stanno pompando acqua fuori dalla cava tutto il giorno: le autorità hanno stimato di aver tirato fuori fino a ora più di 132 milioni di litri. Ma visto che una grotta è un enorme deposito di acqua, i milioni di litri che vengono pompati sono come gocce in un secchio.
Il modo migliore per intervenire
Quindi, il modo migliore possibilità per far uscire le persone intrappolate sarebbe trovare un ingresso posteriore alla grotta «che c’è sicuramente. Il problema è che trovare quell’entrata nella caverna in una foresta così fitta è estremamente difficile: nonostante questo ci sono esperti che stanno cercando di individuarla». I ragazzi non riescono a nuotare con l’aiuto di sub esperti? Certo, ma è molto rischioso. I ragazzi e il loro allenatore sono rimasti intrappolati per quasi due settimane e si stanno indebolendo. La maggior parte non sa nuotare. Le autorità, tuttavia, ritengono ormai che questo possa essere il miglior modo per farli uscire, dal momento che si prevedono nuove forti piogge. Il comandante della Navy Seal della Thailandia ha detto venerdì che un’operazione del genere sarebbe un’operazione audace e rischiosa, ma potrebbe essere l’unica possibilità. I ragazzi dovrebbero affrontare una nuotata di 5 ore.