Sos listeria nei vegetali surgelati: il ritiro dei lotti a rischio. Ecco quali sono e cosa fare
Sos lotti surgelati a rischio listeria: si allarga il ritiro delle confezioni di alcuni vegetali surgelati per il rischio di contaminazione del batterio pericoloso per l’organismo. Dopo che Findus, in via precauzionale, ha richiamato volontariamente alcuni prodotti Minestrone, Lidl fa sapere, con un avviso sul sito, che l’azienda belga Greenyard N.V. ha disposto il ritiro di alcuni lotti di mais e mix di verdure venduti esclusivamente nella Regione Sicilia. Il ministro della Salute Giulia Grillo rassicura sul pronto intervento attuato dal ministero. «Sto seguendo con la massima attenzione la vicenda del batterio Listeria. I miei uffici – rende noto – hanno subito predisposto tutti i controlli e le misure necessarie». «I ritiri – spiegano dal Ministero – fanno seguito a una segnalazione di allerta europea proveniente dall‘Ungheria, relativa alla presenza di Listeria monocytogenes in vegetali surgelati. La Listeria è resistente alle basse temperature e provoca tossinfezioni alimentari. Comunque il batterio viene inattivato con la cottura. Al momento non risultano focolai di infezione in Italia e il ritiro dei prodotti sono effettuati in via precauzionale».
Ecco quali sono i lotti interessati dal richiamo
2) I lotti richiamati sono: Minestrone Tradizione 1 KG (lotto L7311, L7251, L7308, L7310, L7334); Minestrone Tradizione 400g (L7327, L7326, L7304 e L7303); Minestrone Leggermente Sapori Orientali 600g (L7257, L7292, L7318, L8011), Minestrone Leggermente Bontà di semi 600g (L7306). Le informazioni sul lotto di produzione, precisa Findus, «si trovano nel riquadro bianco sul retro o sul lato della confezione ove viene riportata anche la data di scadenza». L’azienda ha provveduto a bloccare la distribuzione e contestualmente ha attivato le procedure di richiamo dei prodotti dal mercato. «Invitiamo i consumatori che siano in possesso dei prodotti appartenenti ai lotti sopra indicati a contattare i nostri canali per segnalazioni ed informazioni: numero verde 800906030; mail di assistenza urgente@findus.it», si legge nella nota.
3) Lidl. Lidl bblica sul suo sito un avviso in cui l’azienda belga Greenyard N.V. rende noto che a titolo precauzionale richiama per la sola regione Sicilia tutti i lotti e tutte le scadenze dei prodotti: Art. 79520 “Freshona” Mais surgelato, 450g Codice a barre 20417963 e Art. 12105 “Freshona” Mix di verdure surgelate, 1000g – Assortimento Gemüsemix – Mix di verdure Codice a barre 20039035. «Non è possibile escludere – si legge nell’avviso – che tali prodotti possano essere stati contaminati da Listeria monocytogenes. La Listeria monocytogenes – si spiega – può essere una causa di gravi malattie allo stomaco/intestino (listeriosi) e sintomi simili a un’infezione influenzale. Per alcuni tipi di individui (donne incinte, bambini piccoli, anziani e soggetti immunodepressi) la malattia può degenerare in forme anche molto gravi. A causa di tale rischio per la salute, i consumatori devono prestare molta attenzione a questo richiamo e non mangiare i prodotti sopra indicati». «I prodotti interessati dell’azienda belga Greenyard N.V. – si precisa – sono stati venduti da Lidl Italia solo ed esclusivamente nella Regione Sicilia. Per motivi precauzionali, Lidl Italia si è immediatamente attivata ritirando dalla vendita i prodotti interessati. Questi prodotti possono essere restituiti in tutte le filiali Lidl. Il prezzo di acquisto sarà rimborsato, anche senza presentazione dello scontrino».
La nota della Coldiretti su listeria e rischi alimentari in genere
Nel frattempo la Coldiretti invita i consumatori ad evitare comunque pericolosi allarmismi in una situazione in cui gli italiani hanno consumato 402,5 milioni di chili di vegetali surgelati nel 2017 con un aumento dell’1,8% rispetto all’anno precedente, dovuto proprio alla crescita a tavola dei vegetali naturali e in particolare delle zuppe, dei passati e dei minestroni. Anche se, va detto, e aggiunge l’associazione, «dalla mucca pazza (2001) alla carne alla diossina nel nord europa (2008), dal latte alla melamina dalla Cina (2008) alla mozzarella blu (2010) fino alle polpette con carne di cavallo spacciata per manzo (2013) e venduta in tutta Europa, con la globalizzazione degli scambi commerciali gli allarmi – sottolinea la Coldiretti – si diffondono rapidamente nei diversi Paesi con pericolose conseguenze per la salute dei cittadini ma anche sul piano economico per gli effetti sui consumi poiché non si riesce a confinare l’emergenza anche per le logiche produttive e commerciali. Le complessità sono evidenti dallo stesso ultimo caso della listeria che – riferisce la Coldiretti – sembra riguardare alcune confezioni vendute a marchio Findus che ha ricevuto la segnalazione da parte dell’azienda belga fornitrice Greenyard per una possibile contaminazione che potrebbe essere dovuta a verdure e mais prodotti in uno stabilimento in Ungheria. La stessa Greenyard ha peraltro annunciato il ritiro anche di prodotti surgelati a marchio Freshona nei punti vendita Lidl della sola Sicilia.
tutto merito della “globalizzazione” voluta da quella sorta di consorteria dedita al “capitalismo selvaggio piu’ sfrenato” ed alla “filantropia”.
La globalizzazione comincia a portare i suoi nocivi frutti e deleterie conseguenze, come le persone intelligenti hanno sempre pensato.
Non si può stare tranquilli per la salute.Fate in modo di preservare la salute in particolare per i poveracci. Questa merce è consumata solo da chi ha pochi soldi