Scontro Zuppi-Bergonzoni sui migranti: il papà anti-Salvini contro la figlia leghista

17 Lug 2018 16:46 - di Redazione
bambini schedati

A distanza di qualche giorno da quello scontro a distanza, il padre della sottosegretaria leghista Lucia Borgonzoni va in soccorso del rivale della figlia, monsignor Zuppi, con una lettera nella quale rinnega “politicamente” la figlia. Tutto nasce da un episodio accaduto qualche giorno fa, quando a Bologna, per il confronto sul tema dell’immigrazione fra la sottosegretaria Lucia Borgonzoni e il vescovo di Bologna, Matteo Zuppi, la leghista ha lasciato la sala prima dell’arrivo del presule, andando via dalla basilica di San Petronio. «Purtroppo devo andare, ho un treno fra un quarto d’ora», aveva detto la Borgonzoni dopo aveva rivendicato le iniziative del governo sul tema dell’immigrazione e criticato l’atteggiamento dell’islam. In contrasto con le idee di Zuppi, che invece aveva espresso forti critiche nei confronti del governo sul tema degli immigrati. «La stampa sa sempre stupirmi…l’Arcivescovo (che poco “ama” la Lega) arriva in RITARDO al dibattito e sono io che vado via troppo presto per i giornali (appena arrivata avevo avvisato che non potevo rimanere oltre una certa ora) …se fosse arrivato in orario e se i giornali raccontassero tutto. Avanti senza curarsi di loro, ecco cosa bisogna fare…», aveva poi replicato la leghista a chi l’accusava di aver disertato il confronto.

Oggi, però, il papà della Borgonzoni, da sempre su posizioni anti-salviniane, si è schierato dalla parte del vescovo: «A parte il Convegno e i patti fra le parti sono amareggiato dal fatto che Lucia, talentuosa politicamente e sempre apprezzata da me oltre i perigliosi versanti politici, abbia accettato la permanenza su Facebook di giudizi vergognosi verso la Chiesa e verso l’Arcivescovo di Bologna. Stiamo assistendo da parte del modesto ‘sovranismo’ italiano, ad imitazione di Trump e di Putin, all’assalto della ‘diligenza Europa’, il Continente che ha generato lo Stato sociale e che da un settantennio con la pace ci ha salvaguardato dai risorgenti nazionalismi, ora virati verso la porta girevole del razzismo o peggio», dice in una lettera a Repubblica Bologna, l’architetto Giambattista Borgonzoni. «Ho assistito con curiosità al recente Convegno in ricordo del Cardinale Biffi, occasione mancata di confronto diretto fra la linea muscolare della Lega sui migranti, rappresentata da mia figlia talentuosa Lucia sottosegretario alla Cultura e quella della Chiesa di Bologna dell’Arcivescovo Matteo Zuppi, attenta alle migrazioni epocali dei poveri dal Sud del mondo verso l’Europa. – prosegue la lettera dell’architetto Bonrgonzoni – Non entro in merito alla asimmetria del Convegno, dove uno dei protagonisti si è astenuto dall’ascoltare l’altro per un treno in partenza; ritengo che in qualche caso la gentilezza possa omettere l’orario ferroviario; per questo in tutti i presenti è rimasta un’ impressione negativa, ciò al di là degli accordi fra la Curia-Lega sulla tempistica degli interventi».

Commenti

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  • Gianfranco 18 Luglio 2018

    Non so cosa ci sia di migliore in Lucia.

  • Laura Prosperini 18 Luglio 2018

    per sincerità voglio dire che, a volte, anzi spesso, le nuove generazioni sono migliori delle vecchie ormai compromesse nell’animo.
    Brava.