Salvini avverte gli inglesi: “Attenti, sulla Brexit la Ue vi vuole ingannare”

30 Lug 2018 15:04 - di Antonio Pannullo

Non si placano le polemiche dopo le dichiarazioni di Matteo Salvini sull’Unione europea. “Spero che i negoziati si concludano bene per il Regno Unito, in modo che siano l’esempio di un popolo che ha la meglio sull’Unione europea”. Il vicepremier italiano, in un’intervista al Sunday Times, parla della Brexit, facendo il punto sulla trattativa tra Londra e Bruxelles per l’uscita dalla Ue, ancora in stallo. Salvini difende la posizione di Londra: “Ricordo il referendum come esempio di partecipazione e libertà. La mia esperienza al Parlamento europeo mi dice che o ti imponi o ti truffano, non c’è alcuna obiettività e buona fede da parte dell’Ue”, sottolinea il leader della Lega. In pratica, il vicepremier italiano accusa l’Ue di cercare di “ingannare” la Gran Bretagna e il popolo che ha votato per la Brexit. Per questo Matteo Salvini esorta Theresa May ad adottare una posizione più dura nei suoi negoziati con l’Ue. Il ministro degli Interni dice anche che la May dovrebbe essere pronto ad andarsene qualora non si raggiungesse un accordo: “Perché su alcuni principi non è necessario essere flessibili e non si dovrebbe andare indietro”. Ora, oltre ai segnali di insofferenza che alcuni dei 27 Stati membri dell’Unione europea stanno manifestando nei confronti della gestione del processo da parte di Bruxelles, Salvini ha offerto a Londra un’ancora di salvezza. L’Italia appoggerà la Gran Bretagna nei colloqui e auspica che la May ottenga successo: “Spero che i negoziati finiscano bene perché il Regno Unito serva da esempio per le persone che escono dalla Ue”. Salvini ha anche detto che il governo italiano gradirebbe colloqui individuali con la premier Theresa May.

Brexit, Londra rimarrà nella Ue sino al 2020

Intanto si apprende il Regno Unito rimarrà soggetto alle leggi Ue fino alla fine del 2020, quasi due anni dopo la data ufficiale della Brexit, fissata per il 31 marzo del 2019. È quanto stabilisce il nuovo Libro Bianco sulla Brexit, reso noto nei giorni scorsi dalla premier Theresa May. Mantenere la predominanza delle leggi Ue su quelle britanniche “è necessario” nel corso del “periodo di transizione”, afferma il documento. Si conferma anche che sarà la premier britannica in persona a condurre d’ora in poi i negoziati con l’Unione Europea sulla Brexit. La stessa Theresa May ha avocato a sé il dossier, finora nelle mani del ministro per la Brexit (Dominic Raab dopo le dimissioni nelle settimane scorse di David Davis). “È essenziale – ha spiegato in una dichiarazione scritta inviata al Parlamento – che il governo si organizzi nel modo più efficace per permettere al Regno Unito di uscire dall’Unione Europea – Guiderò io i negoziato con l’Ue, mentre il ministro per l’uscita dalla Ue sarà il mio vice”, afferma la May, mentre Raab – che non si sente affatto “messo da parte” – parla di “un’unica squadra e di un’unica catena di comando”. “Siamo stati molto chiari – ha aggiunto – non ci sono tensioni tra di noi, penso che sia chiaro, a tutti gli incontri sarà presente il premier con me”. Per la conclusione degli accirdi si pensa a settembre o più probabilmente a ottobre: a quanto pare la premier britannica si rivolgerà direttamente agli Stati membri per convincerli delle sue proposte in un vertice che dovrebbe avere luogo dopo l’estate Salisburgo. La proposta, scrive il Times, è emersa su iniziativa della cancelliera tedesca Angela Merkel, preoccupata della fase di stallo nella quale si trova attualmente il negoziato per la Brexit. Secondo una fonte del governo britannico, quella di settembre potrebbe essere “l’ultima possibilità” per il Regno Unito di raggiungere un compromesso con la Ue ed evitare una rischiosa hard Brexit. Rischiosa per ambo le parti, ovviamente. Il segretario di Stato britannico per l’uscita dall’Ue Dominic Raab, ha detto che “l’80% dell’accordo di ritiro, più o meno, è stato concordato. Abbiamo ulteriori questioni da risolvere sul backstop, questo è chiaro, ma abbiamo anche la determinazione per risolvere questi problemi e per arrivare alle giuste conclusioni, in tempo. E abbiamo un buon schema per la relazione futura nella forma del Libro Bianco. Michel Barnier ha parlato di un’Ue e di un Regno Unito che abbiano una forte cooperazione e un rispetto reciproco. È un principio importante: con la giusta energia e il giusto pragmatismo possiamo arrivarci, in ottobre”.

Commenti

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  • Andrea 31 Luglio 2018

    Inviterei il Ministro Salvini a darsi una regolata e tra una pagliacciata e l’altra a occuparsi degli Italiani .Non si parla più di aumento di pensioni minime e d’invalidità civile ,si vuole invece intervenire sulle pensioni da 2000 euro lordi e dunque pretendere il contributo di solidarietà non solo da chi ne riscuote 4000 ma anche da parte del ceto medio.Ministro non basta occuparsi di immigrazione clandestina e visto che passa gran parte del suo prezioso tempo sui social faccia in modo di ritagliarsi qualche mezzoretta per mettere in atto le numerose promesse elettorali.Ai pensionati minimi,agli invalidi civili,ai precari e disoccupati non interessano i negoziati della UE con il Regno Unito ma i soldi promessi più e più volte .Non cerchi di distrarci con i suoi post tutti uguali e tiri fuori i quattrini ,altrimenti farà la stessa figura di quelli che l’hanno preceduta ,palloni gonfiati che da salvatori e paladini sono stati declassati a buffoni e parolai matricolati.