Saldi, multe salate per chi mette in vendita i fondi di magazzino
“I commercianti che durante i saldi mettono in vendita i cosiddetti ‘fondi di magazzino’ rischiano una sanzione amministrativa fino a 3.000 euro”. Lo afferma il Codacons, replicando a Federmoda secondo cui ‘nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso’. La normativa vigente, sottolinea l’associazione dei consumatori, “afferma l’esatto opposto. Solo i capi di carattere stagionale o di moda possono essere soggetti a sconti, e questa disposizione prevista dal decreto legislativo 114 del 1998 serve proprio a garantire i consumatori, i quali possono acquistare beni ancora di moda con un sensibile deprezzamento”. Purtroppo, rileva il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, “durante i saldi molti commercianti fanno i ‘furbi’ e mischiano alla merce di stagione fondi di magazzino degli anni passati, capi rimasti invenduti e oramai obsoleti e di scarso valore. Un comportamento vietato dalle norme e che comporta sanzioni fino a 3.000 euro per i trasgressori”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’Unione nazionale dei consumatori: i capi messi in saldo, sottolinea in una nota Massimiliano Dona, non possono essere fondi di magazzino. L’Unc fa riferimento alla stessa norma del 1998 la cui ratio è impedire che al consumatore siano venduti prodotti scadenti camuffati da prodotti di qualità, approfittando del vantaggio pubblicitario di cui godono i saldi, per svuotare il magazzino.