Roma, derubava i negozi brandendo un’accetta: preso il rapinatore seriale del litorale

3 Lug 2018 13:38 - di Sabina Cioffi

Camuffati in modo da essere completamente irriconoscibili. Muniti di guanti monouso al fine di non lasciare impronte digitali. Armati di accette e determinati a razziare il più possibile dai negozi che rapinavano in poco tempo e con grande trambusto e paura dei derubati. Un terrore che due complici hanno seminato a lungo per il litorale laziale almeno fino a stamattina, quando i Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica-Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, nei confronti di un uomo di 33 anni, di nazionalità italiana e domiciliato a Pomezia, peraltro già detenuto presso la Casa Circondariale di Velletri per pregressi reati di rapina a mano armata e porto illegale di armi.

Derubava i negozi a volto camuffato e con un’accetta in mano

Il malvivente, sul cui capo, come anticipato, gravano già pregressi capi d’accusa, è ritenuto responsabile anche di 4 rapine, commesse lo scorso mese di maggio, ai danni di alcune farmacie e profumerie dislocate in diverse zone della capitale. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti al lavoro sul caso, l’uomo entrava nelle farmacie armato di accetta, completamente camuffato per non farsi riconoscere ed indossando dei guanti in plastica per evitare di lasciare impronte e, sotto minaccia dell’arma che brandiva minacciosamente in pugno, si faceva consegnare l’incasso. Per questo, e per porre fine al crescente numero di colpi messi a segno dal rapinatore seriale, anche grazie all’aiuto del complice, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pomezia hanno avviato una intensa attività d’indagine già alla fine del mese di maggio 2017. Risale a quel periodo, non a caso, il fermo effettuato da una pattuglia dei Carabinieri in servizio dell’uomo e del suo complice che stavano attraversando in auto la via del Mare in direzione Pomezia, in cerca di prove o eventuali riscontri della loro responsabilità per una rapina commessa pochi giorni prima ad un supermercato di Torvaianica. Dopo il controllo del blocco stradale, allora, i sospetti sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto. I due uomini, l’arrestato ed un complice, sono stati accompagnati presso la Casa Circondariale di Velletri, dove tuttora si trovano detenuti.

Il rapinatore seriale era già in cella per altri reati

All’interno dell’autovettura su cui viaggiavano i due, inoltre, i carabinieri hanno trovato numerose accette e diversi capi d’abbigliamento. Poi, al termine di un attento e meticoloso lavoro d’analisi delle rapine messe a segno nel Comune di Roma, i Carabinieri hanno individuato e circoscritto in particolare 4 colpi commessi con lo stesso modus operandi della rapina eseguita presso l’esercizio commerciale di Torvaianica. Poi, per far quadrare il cerchio dei riscontri e concludere l’indagine, gli inquirenti hanno lavorato sull’analisi dei filmati di video-sorveglianza degli esercizi commerciali rapinati e sul traffico telefonico dei cellulari sequestrati al 33enne: il che ha defintivamente permesso di appurare la sua responsabilità nell’esecuzione delle 4 rapine. All’arrestato è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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