Roghi tossici a Roma, blitz della polizia in un campo nomadi: 4 arrestati
Traffico e smaltimento illecito dei rifiuti nel campo nomadi di via di Salone a Roma, zona Settecamini. Alle prime luci dell’alba un’operazione della Polizia locale di Roma Capitale all’interno del campo rom più grande d’Europa ha portato all’arresto di quattro persone. Le indagini, condotte dai gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale e Comando Generale, sono iniziate nel febbraio 2017 in seguito a numerose denunce presentate dai residenti della zona letteralmente assediati dai quotidiani roghi tossici che con cadenza quasi quotidiana si sviluppavano all’interno del campo mettendo a rischio la salute dei cittadini. In seguito alle indagini coordinate dalla Procura i vigili hanno scoperto un sodalizio criminale all’interno del campo rom, che si occupava di stoccare, incendiare e smaltire rifiuti, anche speciali, di cui in qualche caso curava anche il trasporto per conto di ditte italiane compiacenti. Su quest’ultimo aspetto, 19 persone sono state iscritte nel registro degli indagati, che dovranno rispondere di reati ambientali e smaltimento illecito di rifiuti. Sequestrati anche 5 furgoni utilizzati dal sodalizio. Un vero e proprio «autoparco» a disposizione del clan per svolgere i propri affari criminali. Uno dei mezzi era munito di braccio meccanico per lo spostamento e il trasporto di rifiuti particolarmente ingombranti e pesanti, come fusti di oli esausti o solventi o prodotti chimici. Le operazioni, dirette sul posto dal Comandante Generale Antonio Di Maggio.
Roghi tossici, Rampelli: era ora
Sul tema è intervenuto Fabio Rampelli, da anni anni impegnato per debellare il fenomeno dei roghi all’interno dei campi rom della Capitale: «Le operazioni all’interno dell’insediamento di via di Salone a Roma, proprio in relazione allo smaltimento illegale di rifiuti, sono una boccata d’ossigeno per quei cittadini che risiedono nelle adiacenze, impossibilitate da anni ad aprire le finestre e a respirare aria pulita. Adesso bisogna agire negli altri quadranti della Capitale e nelle altre città italiane – dichiara il vicepresidente della Camera di Fratelli d’Italia – bisogna smettere di ignorare l’incremento sistematico di malattie respiratorie e tumori che si registra tra bambini e adulti intorno ai campi nomadi a causa della combustione dei rifiuti finalizzati al riciclaggio di rame e ferro. Lo dicevamo ed è successo: non era così difficile. Se vigili urbani e le Forze dell’Ordine non ce la fanno per carenze d’organico l’antidoto è l’impiego immediato dell’esercito affinché i rifiuti illegali siano sequestrati e venga sottratta ai falò la materia prima: il combustibile. È ora di incriminare le aziende che ‘beneficiano’ di questo “servizio”».
che dice mattarella ?