Rifiuti a Roma: si rischia il blocco della rimozione. E incombe uno sciopero dell’Ama
Tre giorni di ponte a Roma e le strade sono nuovamente invase dai rifiuti. Ma le condizioni della raccolta rifiuti non sono destinate a migliorare, anzi. Il 7 luglio – ricorda Repubblica – “scadrà il contratto con l’Ati, l’associazione temporanea di imprese, che si porta via 300mila tonnellate di rifiuti all’anno dai due impianti di trattamento meccanico biologico di Ama, quello di Rocca Cencia e quello del Salario. Qui ogni anno entrano 318.400 tonnellate di spazzatura indifferenziata”. In concreto significa che, da quel giorno, i 52 tir che quotidianamente partono dalla Capitale portando le tonnellate di rifiuti in Emilia e in Lombardia non saranno più attivi.
Una situazione esplosiva, avverte ancora Repubblica, “che in 24 ore porterà i due tmb di Ama, già strapieni, al collasso, con tutto quello che ne consegue: camion in coda per svuotare i loro carichi nella pancia del tmb, perché non c’è spazio, operai costretti con la ruspa sopra le montagne di spazzatura a movimentare i rifiuti, passaggi non più regolari per lo svuotamento dei cassonetti”. A meno che il Campidoglio non riesca a lanciare il bando entro sabato. In questa situazione si profila anche lo spettro dello sciopero Ama per il 14 luglio indetto da Cgil, Cisl, Uil e Fiadel. Lo sciopero di 24 ore degli operatori nasce come protesta contro la possibile privatizzazione dei servizi e per chiedere lo sblocco del turnover.