Raggi impari dal sindaco Sgarbi: intitolare una via ad Almirante si può
Vittorio Sgarbi non ha rivali nel riuscire a stupire con i suoi effetti speciali. Sarà perché vive costantemente sopra le righe. Ma se si va oltre i decibel prodotti dalle sue intemerate per penetrare l’essenza di quel che dice, non è difficile cogliervi un anticonformismo naturale e perciò fecondo, a tratti persino pedagogico. Lo dimostra anche da sindaco di Sutri, in provincia di Viterbo, carica che riveste in contemporanea con quella di deputato di Forza Italia.
A Sutri strade dedicate anche a Togliatti, Borsellino e Pasolini
Nella veste di primo cittadino, Sgarbi ha infatti disposto l’intitolazione di una strada rispettivemnente a Paolo Borsellino, Palmiro Togliatti, Giorgio Almirante e Pier Paolo Pasolini con la seguente motivazione: «Sono uomini che si sono contraddistinti per lo straordinario impegno politico, civile e professionale, e che per questo sono da indicare come “modello” ai giovani di oggi e alle generazioni future. E questo al di là delle loro posizioni politiche, tanto che oggi nei partiti di governo tutte le componenti che fanno riferimento a quegli uomini sono rappresentate».
Sgarbi: «Esempi per i giovani»
Senza nulla togliere a un gigante della lotta alla mafia come Borsellino o a un artista “eretico” come PPP, va da sé che a far notizia è soprattutto l’accostamento tra i due politici, il comunista Togliatti e il fascista Almirante. Due uomini divisi dalla storia e dall’ideologia, ma entrambi capaci di lavorare per evitare all’Italia del dopoguerra di ripiombare nella spirale degli odi e dello scontro fratricida. Celebrarli unitariamente nella toponomastica è perciò un piccolo seme di speranza. Un bravo a Sgarbi per averlo lanciato.
Ogni tanto Sgarbi ha degli sprazzi di grande classe. Vai avanti così e non ti preoccupare di quelli con la puzza sotto al naso.
Impegno politico? Chiedersi prima quanti cadaveri ha fatto l’uomo no?
Encomiare un pedofilo di borgata, solo in quanto sponsorizzato politicamente, è un errore grave!
Togliatti evitò che scoppiasse un’altra guerra civile (i comunisti erano pronti a erigere le barricate), ma aveva sulla coscienza centomila militari dispersi e internati in Russia.