Padova, spari contro la casa del cronista del Gazzettino. Salvini: faremo chiarezza

16 Lug 2018 12:58 - di Sabina Cioffi

Il ministro Salvini, il presidente della Regione Vento, Luca Zaia, la Federazione nazionale della Stampa e gli esponenti di Fratelli d’Italia che, attraverso le parole dei deputati veneti Maria Cristina Caretta, Luca De Carlo e Ciro Maschio, si sono uniti alle parole di solidarietà e sdegno per quanto accaduto nella notte ad Ario Gervasutti, giornalista del Gazzettino, vittima di un gravissimo episodio di intimidazione. Il cronista dormiva quando diversi colpi di pistola sono stati fatti esplodere contro la sua abitazione a Padova, sorprendendo lui e la sua famiglia nel sonno.   E dunque oggi tutti, come anticipato, hanno immediatamente espresso partecipazione e indignazione per quanto subito da Gervasutti, rimarcando l’augurio – come riferito in una nota dai membri veneti di FdI – che «episodi del genere non restino impuniti» e che «i responsabili vengano quanto prima assicurati alla giustizia. Il ruolo della stampa è fondamentale per la democrazia e Fratelli d’Italia è sempre per la libertà di stampa», concludono gli esponenti di FdI.

Colpi di pistola contro la casa del giornalista Ario Gervasutti

Sul fronte investigativo, poi, si apprende che sarebbero cinque i colpi che hanno raggiunto la casa, tre dei quali la camera da letto dei figli del giornalista. Come anticipato, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha manifestato subito la propria solidarietà a Gervasutti assicurando anche,  in una nota del Viminale, il proprio impegno a fare chiarezza sull’accaduto e per individuare i responsabili. Alle parole del titolare del Viminale hanno fatto poi tempestivamente eco anche quelle del governatore Zaia, che commentando a caldo quanto accaduto a Gervasutti, ha dichiarato: «È un episodio gravissimo, che va condannato senza se e senza ma, acuito dal fatto che la minaccia contro un giornalista significa di conseguenza un attacco contro opinioni e idee. La mia piena e completa solidarietà al cronista Ario Gervasutti e naturalmente alla sua famiglia». «Mi auguro – ha quindi concluso Zaia – che i responsabili siamo presto identificati e assicurati alla giustizia. Fatti del genere sono intollerabili e purtroppo riportano alla mente anni bui della nostra Repubblica. A Gervasutti e alla sua famiglia la vicinanza mia e delle istituzioni della Regione del Veneto».

La solidarietà di Fnsi, sindacato, cdr e ordine del giornalisti

Fnsi, Sindacato e Ordine giornalisti del Veneto, congiuntamente al CdR del Gazzettino, esprimono «piena solidarietà al collega Ario Gervasutti, che nella notte ha subito un attentato vile e inquietante, dalla gravità inaudita. Quei cinque colpi di pistola contro la casa di Gervasutti, già ex direttore del Giornale di Vicenza e ora nell’ufficio centrale del Gazzettino, rappresentano un attacco inaccettabile non solo a un giornalista che ha sempre dimostrato di avere la schiena dritta, ma anche a tutta la categoria che da tempo è nel mirino di chi vuole impedire la libertà di informazione», sottolineano. Fnsi, Sindacato e Ordine giornalisti del Veneto, e CdR del Gazzettino «si stringono quindi attorno al collega e alla sua famiglia e confidano nel lavoro delle forze dell’ordine per individuare al più presto possibile i responsabili».

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