Omicidio Loris, confermati 30 anni di galera alla madre Veronica Panarello

5 Lug 2018 18:02 - di Redazione

Per l’omicidio del piccolo Loris, 30 anni di galera a Veronica Panarello. La quale, ascoltata la sentenza, ha urlato all’indirizzo del suocero, Andrea Stival, anch’egli in aula: “Colpa tua, ti ammazzo con le mie mani. Sei contento adesso?”. I giudici della Corte d’assise d’appello di Catania al termine della camera di consiglio hanno perciò confermato la sentenza di primo grado per la donna accusata di aver ucciso il figlio di appena 8 anni e dell’occultamento del suo cadavere. Loris fu ucciso a Santa Croce Camerina, nel ragusano, il 29 novembre del 2014. In primo grado la donna era stata già condannata a 30 anni e l’accusa aveva perciò chiesto la conferma della pena. L’imputata ha seguito il processo in silenzio sino all’esplosione finale di collera. Dall’altra parte c’era anche l’ex marito, Davide Stival. “Sono qui perche’ è un giorno importante”, aveva spiegato l’uomo “spero che dica finalmente la verità, lei sa cosa e’successo”. Dopo la controrepliche del pg, è intervenuto il difensore Francesco Villardita che ha chiesto l’assoluzione per non avere commesso il fatto “anche per la contraddittorietà insufficienza della prova. E se ci fosse una sua partecipazione, potrebbe inquadrarsi in un concorso anomalo. E comunque il tratto di personalità disarmonica emerso non puo’ non fare concedere le attenuanti generiche”. Ma per la Panarello non c’è stato nulla da fare. I giudici hanno creduto alla tesi accusatoria e le hanno confermato la condanna per il brutale assassinio del piccolo Loris.

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