Niccolò Bettarini torna a casa: «Esco da questa esperienza più forte di prima»
«Sono un ragazzo fortunato e, mai come ora, sento veramente di esserlo, non solo per il fatto di essere qui a scrivervi questo post, ma anche perché so di avere degli amici che mi hanno salvato la vita. Sono cresciuto credendo nell’amicizia, è un valore fondamentale nella mia vita e farei qualunque cosa se degli amici fossero in difficoltà». Sono le parole che Niccolò Bettarini, uscito dall’ospedale dopo la terribile esperienza dell’accoltellamento, affida al suo profilo Facebook. Il figlio di Simona Ventura e Stefano Berrarini pubblica una fotografia che lo ritrae in abiti sportivi, occhiali da sole e braccio fasciato, nel corridoio dell’ospedale Niguarda dove è stato ricoverato dopo l’aggressione dello scorso sabato notte davanti all’Old Fashion a Milano. «Non sono mai stato bravo a raccontarmi. Ma, ora che sto migliorando, sento che sia giusto e doveroso dire diverse cose. Innanzitutto voglio in questo momento ringraziare la mia famiglia – scrive Niccolò Bettarini – che mi è sempre stata vicino, nei momenti felici come in quelli brutti. Nessuno come lei ha saputo trasmettermi quella forza che mi ha permesso di non mollare mai». Poi i ringraziamenti di rito a quanti gli hanno permesso di sopravvivere alla tragica avventura. «Sarò sempre grato al pronto intervento dell’ambulanza e del trauma team dell’Ospedale Niguarda di Milano. Da questa esperienza esco più forte di prima, con la consapevolezza di aver rischiato tanto. Ringrazio, inoltre, la questura e le forze dell’ordine per il lavoro che stanno svolgendo. Grazie a tutti per l’affetto che ci avete dimostrato. Ricordate sempre di essere voi stessi ma soprattutto, ricordate chi siete».
Il diciannovenne all’alba di domenica è stato sottoposto a un intervento chirurgico a una mano il cui nervo è stato lesionato da una delle undici coltellate ricevute all’esterno della discoteca Old Fashion di Milano. L’intervento, perfettamento riuscito, è durato circa due ore, durante le quali i chirurghi hanno ricostruito il nervo lesionato nell’arto superiore. Nel frattempo proseguono le indagini per risalire ai dieci ragazzi che hanno partecipato all’aggressione accusati tutti di tentato omicidio. A 48 ore dall’accoltellamento, quattro di loro sono stati identificati e denunciati.
…quando si e’ figli di mamma’ o di papa’….fare le feste a casa vostra…..vi conoscete tutti e siete medio o piccoli borghesi…..e felici tra voi,,,,anche se siete palestrati…..con ce la fate contro scafisti arricchiti che hanno bruciato i ponti dietro a loro…. e non hanno nulla da perdere. Amen
ci sono i buonisti ed i garantisti….. ma la legge e la giustizia sono un altra cosa
Un paese serio dopo. Le ricerche e investigaxioni del caso li obbligherebbe a qualcge nno di galera e qualche anno di volontariato e magari di arruolamento obbligatorio nell esercito a pulire i bagni pubblici,peccato che noi tutto siamo che un paese serio…