Monte Paschi, archiviazione per Viola e Profumo: «Non ostacolarono i controlli»
È priva di «fondamento» l’accusa di ostacolo agli organi di vigilanza di Consob e Banca d’Italia contestata ad Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, rispettivamente ex presidente ed ex ad di Mps. È quanto ha stabilito il giudice di Milano, Alessandra Del Corvo, nel decreto con cui, accogliendo la richiesta della procura, ha disposto l’archiviazione per i due ex vertici di Rocca Salimbeni. Il decreto è stato firmato lo scorso 15 giugno, ma è stato reso noto solo oggi.
L’accusa di ostacolo agli organi di vigilanza riguardava le presunte «mancate informazioni in ipotesi rilevanti per dirimere la questione della contabilizzazione delle operazioni Santorini e Alexandria». Dagli accertamenti dei pm Mauro Clerici, Stefano Civardi e Giordano Baggio, non sono però emersi profili penalmente rilevanti a carico dei due manager e adesso è arrivata l’archiviazione.
Profumo e Viola restano comunque sotto processo con le accuse di aggiotaggio e falso in bilancio per le presunte irregolarità nelle contabilizzazione dei derivati Alexandria e Santorini nei bilanci del gruppo tra il 2012 e il primo semestre 2015, che rappresentano il filone principale dell’inchiesta.