Migranti, domani a Innsbruck Salvini ribadirà la linea dura: ora basta, tocca ad altri!
Solo 24 ore al vertice dei ministri dell’Interno della Ue in programma appunto domani a Innsbruck: 24 ore che non vedono recedere di un passo il titolare del Viminale che, ribadendo la linea dura dettata già all’indomani del suo insediamento a via De Pretis, continua a ripetere: «Non riprenderemo indietro i migranti da Germania e Austria. Abbiamo fatto più di chiunque altro. Ora basta».
Migranti, Salvini ribadisce la «linea dura» dell’Italia
Ed è basta davvero se, come sembra dedurre anche dalle ultime risoluzioni annunciate in materia di immigrazione selvaggia e incontrollata, sia via mare che attraverso i valichi al confine montano, Salvini conferma una «linea sui migranti comune: ci sarà a breve un incontro tecnico – ha allora dichiarato il ministro dell’Interno leghista in un’intervista al Messaggero – e mi vedrò con Conte domani per affinare il documento che porterò a Innsbruck»; una linea del governo, assicura Salvini, che parte dalla necessità primaria di «bloccare in ogni modo il traffico degli esseri umani». Del resto, rileva il vicepremier e leader del Carroccio nell’intervista a quotidiano capitolino, «con le Ong siamo partiti. Ridefinire i contenuti delle missioni militari internazionali, che non possono raccogliere e scaricare tutto e tutti in Italia, sarà il prossimo passaggio inevitabile. Tra l’altro ho letto che anche a Bruxelles parlano di rivedere le regole dell’operazione Sophia. Bene». Un assioma di base a cui Salvini aggiunge la conferma che non sbarcherà più nessuno senza un preventivo accordo di redistribuzione tra i paesi Ue. «Assolutamente sì – torna a ripetere dalle colonne del Messaggero il ministro dell’Interno – . Siccome al Consiglio Ue hanno deciso che tutto è su base volontaria, anche l’Italia farà valere la sua volontà. A Innsbruck incontrerò i ministri tedesco, austriaco, francese, svizzero etc. Vedremo… Già questa ritrovata centralità italiana mi rincuora».
«Abbiamo fatto più di chiunque altro. Ora basta! Tocca ad altri»
Linea dura, e su tutti i fronti, insomma. Motivo per cui, anche Germania e Austria – che sulla carta condividono la posizione dell’Italia, ma che in concreto vorrebbero rimandare in Italia i loro richiedenti asilo respinti – non potranno continuare a disporre dei nostri confini a loro piacimento. «Fanno il loro interesse, ovviamente – sottolinea Salvini – e dunque ci incontreremo per trovare un punto di accordo. Di certo, nel dossier italiano non c’è l’ipotesi di far rientrare in Italia chi è andato all’estero. Questa è l’ ultima cosa che può accadere». E ancora: «Fino a ieri – ricorda il vicepremier – non avevo neppure un amico. Partire da zero non può che farci migliorare, poi si discute. Sono molto concreto: un conto è l’amicizia, un altro sono i risultati. E se i tedeschi e gli austriaci invece di pensare solo a rispedirci i migranti, ci aiutassero a chiudere le frontiere esterne, sarebbe un passo in avanti». E per questo, allora, conclude il ministro dell’Interno, «andrò a Innsbruck con un documento dettagliato: abbiamo 130.000 domande di asilo politico ancora da esaminare, 300.000 domande di cittadinanza italiana in sospeso, 164.000 presunti profughi ospiti negli alberghi. Insomma, abbiamo fatto più di chiunque altro. E ora basta. Tocca ad altri». Ed è quello che Salvini andrà a ribadire a Innsbruck domani.
Ci vogliono altri Salvini per salvarci da questa invasione di bellimbusti africani, curati e mantenuti a nostre spese, e pure arroganti. Hanno capito che parte di italiani è talmente cretina da pensare che loro sono “necessari”. Servono solo a degradare la nostra civiltà . Non solo. Perchè mollano i presunti minori non accompagnati ( che tanto minori non sembrano) per avere dopo il ricongiungimento. I tedeschi l’hanno capita e stanno agendo di conseguenza, anche loro sonpo stufi e non ne possono più. E nel prossimo futuro faremo anche noi di tutto per tenerli alla larga.Basta “migranti”. E questo papa Bergoglio la smetta con le sue esternazioni. Coi soldi del Vaticano apra in Africa un bel posto per “rifugiati”
Non Mollare Salvini, siamo con te, hai ragione, vai avanti così.
Ritirerei la cittadinanza Italiana indifferentemente a TUTTI dotandoli della carta di residenti stranieri in Italia, poi rimanderei indietro la Kienge con il codazzo di tribù che si è portata a gozzovigliare in Italia visto che essa stessa ha dichiarato in assemblea U.E. di ritenersi cittadina Europea. Bene, qualcuno gli dia la sua non importa quale purché non italiana, ne è indegna !
basta cittadinanze, basta permessi, basta ingressi, rivedere tutti quelli concessi ed espulsioni di massa. L’Italia e l’europa devono tornare a finanziare le famiglie bianche, non gli africani e gli asiatici. Vogliamo che l’Italia sia bianca e cristiana anche fra cento, mille anni.