Trudeau, la giornalista palpeggiata conferma che il premier ha il vizietto della mano morta
La conferma che anche il “femminista” Justin Trudeau ha quel democratico vizietto della mano morta, come un vecchio bavoso qualsiasi, arriva, purtroppo, dalla stessa vittima dell’abuso, la giornalista che sostiene di essere stata palpeggiata 18 anni fa dal premier canadese e che ora ha rotto il silenzio per confermare le sue accuse.
I dettagli dell’episodio che vede coinvolto Trudeau, il leader mondiale più sfacciatamente politically correct, furono riportati nel 2000 in un editoriale sul quotidiano Creston Valley Advance e rispolverati ora da un blogger.
”È accaduto, come riportato”, ha ammesso Rose Knight, la giornalista in questione, alla Cbc News.
La donna ha raccontato che l’allora 28enne Trudeau si scusò il giorno successivo alla molestia con queste incredibili parole: “mi dispiace, se avessi saputo che lavoravi per un giornale nazionale, non sarei stato così sfrontato”. Parole che la dicono lunga sull’ipocrisia di Trudeau.
La giornalista abusata, pur confermando tutto, ha detto che non intende andare oltre nel denunciare l’episodio. “Il dibattito, se continuerà, andrà avanti senza di me”, ha detto la Kinght offrendo allo zozzone una onorevole via di fuga.
Nei giorni scorsi Trudeau aveva detto alla stampa di avere “riflettuto molto attentamente su ciò che ricordo di quell’incidente di quasi 20 anni fa” e di sentirsi “sicuro di non avere agito in maniera scorretta”.
Aldilà del tentativo di minimizzare dicendo di non ritenere di aver fatto qualcosa che non andasse fatto c’è quella parola, ipocrita è fastidiosa, utilizzata impropriamente dal democratico Trudeau che forse spera di autoassolversi parlando di “incidente” e non meno prosaicamente di violenza o abuso.
Il premier ha aggiunto di essersi comunque scusato con la reporter perché aveva avuto la sensazione che lei “non si fosse sentita a proprio agio nell’interazione che avevamo avuto”. E qui casca, per la seconda volta, l’asino Trudeau: se hai avuto la sensazione che “lei” non si fosse sentita a proprio agio, non puoi sostenere, contemporaneamente, con la sfacciataggine e l’ipocrisia che tipicamente accomuna certi democrat, di sentirti “sicuro di non avere agito in maniera scorretta”.