L’«Esercito della libertà» aderisce a FdI. Meloni: «Rifondiamo il centrodestra» (video)

5 Lug 2018 14:12 - di Gigliola Bardi

Simome Furlan con il suo “Esercito della libertà”, ex “Esercito di Silvio” ha aderito a Fratelli d’Italia, dopo essersi dimesso dall’ufficio di presidenza di FI a maggio. L’annuncio ufficiale dell’adesione è stato dato da Giorgia Meloni in una conferenza stampa alla Camera, che è stata anche l’occasione per affrontare il tema del futuro del centrodestra che, ha spiegato la presidente di FdI, «va rifondato e non semplicemente riassemblato».

«Fratelli d’Italia vuole portare avanti la ricostruzione centrodestra, un centrodestra in cui noi siamo sempre rimasti, mentre gli altri uscivano e entravano come dalle porte girevoli: chi ha fatto gli accordi con il Pd, chi fa gli accordi con il M5S. Noi siamo stati sempre lì a presidiarlo con coerenza», ha sottolineato Meloni, respingendo al mittente le «fantasiose ricostruzioni giornalistiche» secondo le quali FdI avrebbe dei problemi. «Noi siamo riusciti a rimanere attrattivi per una classe dirigente politica che crede nel futuro», ha detto ancora Meloni, annunciando che a breve il partito terrà un grande evento per raccontare delle «decine di amministratori su tutto il territorio nazionale che in queste settimane stanno bussando alla nostra porta».

A monte di questo interesse diffuso per FdI, ha spiegato la presidente del partito, c’è proprio quella coerenza che ha sempre caratterizzato il partito come forza solidamente ancorata ai valori e ai programmi del centrodestra. «Adesioni importanti di altre storie sono quello che vogliamo fare, crediamo che FdI debba diventare sempre più inclusivo, che debba parlare sempre di più anche ad ambienti e a mondi che vengono da storie diverse dalle nostre», ha chiarito Meloni, indicando proprio l’adesione di Furlan come esempio del percorso e del lavoro intrapreso da FdI. «Vogliamo presidiare il campo del centrodestra, che è maggioritario», ha sottolineato ancora la presidente di FdI, scherzando su Furlan sul fatto che il suo “esercito” si sarebbe dovuto chiamare «esercito di Giorgia» e dandogli così l’assist per chiarire che «non rinnego nulla di tutta l’esperienza che ho fatto fino ad oggi». «Resto amico del presidente Berlusconi, che in me troverà sempre un riferimento leale nei suoi confronti», ha detto Furlan, precisando però che la Forza Italia di oggi «è ben lontana dal rappresentare il berlusconismo come io lo avevo inteso dal ’94, quando, da piccolo imprenditore, mi innamorai del Berlusconi imprenditore in cui vidi quelle ricette che avrebbero aiutato l’Italia». Una realtà che, per Furlan, non esiste più e che lo ha portato a dire che «Forza Italia, gestita ormai dagli avvocati, ha perso il sorriso». «Quindi ringrazio Giorgia per averci dato la possibilità di combattere le nostre battaglie dentro FdI, in modo – ha concluso – da contribuire a dare una casa a chi non si riconosce nei partiti tradizionali».

Commenti

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  • Angelo 6 Luglio 2018

    La Meloni è patetica. L’ha fatta crescere Berlusconi facendogli fare il ministro altrimenti sarebbe ancora una semplice arruffa popoli di Borgata. A proposito delle porte girevoli è un’assidua frequentratrice.

  • Luciano Vignati 6 Luglio 2018

    Il passaggio a Fratelli d’Italia o alla Lega di Salvini per noi militanti di base di Forza Italia è diventato d’obbligo. Berlusconi già da diversi anni ci stava tradendo per salvaguardare le proprie aziende. Da un certo punto di vista potrei anche giustificare il suo operato (sono stato imprenditore anch’io e conosco la burocrazia italiana) Quello che non capisco è il suo comportamento megalomane da prima donna che si permette di giocare sulla pelle dei suoi sostenitori e poi è pappa e ciccia con Renzi. Viva il centro-desta senza Berlusconi.

  • Sebastiano 6 Luglio 2018

    Posso soerare che Giorgia Meloni abbandoni l’idea del CDX per spostarsi a DX nel tentativo di rifondare la destra per l’Italia e gli italiani?

  • ITALIANO 6 Luglio 2018

    FINCHE’ CI SARANNO MIGRANTI e mi sembra che 100 milioni siano pronti ad invadere
    l’europa , la DESTRA e’ l’unica roccaforte che ci puo’ aiutare a non morire di rabbia ed essere
    cancellati dai bisognosi parassiti prepotenti e delinquenti . Puo’ essere l’era che Salvini sia
    una parabola come successo a tanti ma il centrodestra votato dal POPOLO non lo sara’ .
    Sull’ INVASIONE assolutamente NON MOLLARE cosi’ vuole il POPOLO .

  • Francesco Desalvo 6 Luglio 2018

    Cronaca: Renzi parlava forte come sta facendo ora Salvini. Così era salito da un circa 23% al 40% ed è sceso al 18. Salvini era partito da pochi % e parlando forte sta arrivando al 30. Un paio di anni e tornerà al 15. Altro esempio di cronaca: il partito socialista in auge con Craxi ed ora ridotto a prefissi telefonici. Perché parlare forte avvince una quantità di elettori creduloni, che però quando vedono che le promesse roboanti non sono state mantenute si arrabbiano e cambiano bandiera al volo.
    Un esempio fra tanti: Berlusconi aveva ideato la flat tax studiandola al 23%, sostenibile senza particolari coperture, solo eliminando la miriade di leggine in deroga. Salvini: al 15%!!! ed ha portato via un monte di voti a Forza Italia (non al PD come avrebbe voluto, che sono andati da PD a 5***** che gridavano forte come Salvini).
    Ora gli elettori leghisti delle microimprese del nord, che invece della flat tax al 15 vedono comparire il decreto (e non un disegno di legge!!) di dignità che per certi versi gli aumenterà il carico fiscale,
    sono già in ebollizione, ancor peggio se uscirà il reddito di cittadinanza. Se per caso trovano un capo con carisma, rifanno la “Lega Nord” con scissione dalla Lega “tuttaitalia” e Salvini sarà servito, più o meno come Renzi.
    Commento: Giorgia Meloni sta cercando di fare la voce grossa come Salvini, sbandierando una “rifondazione del centrodestra”, però “solidamente ancorata ai valori ed ai programmi del centrodestra”. I cui programmi sono essenzialmente moderati (cioè realizzabili) e non hanno bisogno di rifondazioni. Non si accorge che è in contraddizione?
    E depreca chi esce e rientra “dalle porte girevoli” e poi si fregia di Furlan che appunto esce e rientra dalle porte girevoli. Il quale Furlan dice che Forza Italia è in mano degli avvocati, ma nel 1994 quando lui ci è entrato, i massimi dirigenti non erano Previti ed un altro grande avvocato di cui non ricordo il nome?

    • Renata Bortolozzi 6 Luglio 2018

      la Forza Italia del 1994 era piena di ideali, di speranza e di partecipazione. Ci ha pensato il tempo a farmi vedere che ero stata imbrogliata, e risentire Berlusconi nella campagna elettorale del 2018 ripetere le stesse, medesime, identiche parole di 20 anni prima ( culminate poi nel patto del Nazareno ), mi ha provocato la
      nausea.

  • leonardo rocco tauro 6 Luglio 2018

    Tutti possono entrare a far parte di Fratelli d’Italia, ma tutti devono sapere che è e resterà un partito di destra. I valori sono di quella destra nazionale, popolare e identitaria. Quelli che impropriamente altri stanno usando e con i quali stanno crescendo.
    La pluralità è importante, lo stravolgimento è inammissibile.Perchè tutto il mondo va a destra.

  • Brigante nero 6 Luglio 2018

    La ricostruzione del cdx non serve all’Italia se passa solo per azioni rivolte all’incremento di un punto percentuale di un partito. Subito un partito unico e congresso per approvare statuto e cariche.

  • Angela 6 Luglio 2018

    Auguri a Fdl e a Giorgia Meloni che sa convincere con argomentazioni sempre ineccepibili,che ben vengano coloro i quali si sentono parte di un progetto politico destinato in futuro a governare.

  • Laura Prosperini 5 Luglio 2018

    certo è una destra molto…ligth…
    oggi non è più il tempo per gli incerti, valori forti di destra sono pronti ad essere riconosciuti dal popolo Italiano,
    niente annacquamenti, niente moderazione, valori forti da far sopravvivere, valori forti da difendere valori forti come la nostra Patria.

  • Pino1° 5 Luglio 2018

    Oi oi oi che mal di pancia, Giorgia AUGURI, dubito che questi siano buoni compagni di strada ! Chi tradisce una volta tradirà ancora, magari nel segreto dell’urna…..