Lavoro: comè andato il colloquio? La risposta è nelle neuroscienze
Chi aspira sospira. Soprattutto se tra l’aspirazione e la realtà (un’assunzione o una promozione) c’è di mezzo un colloquio o una qualsiasi procedura selettiva. Il dubbio che attanaglia chi lo sostiene è sempre lo stesso: sono riuscito a fare “colpo”? Secondo Lorenzo Dornetti, esperto in neuroscienze, possiamo anche evitare di lacerarci nell’attesa dell’esito se durante l’esame riusciamo a captare quel che il cervello del selezionatore comunica inconsapevolmente. Anche perché il cervello non mente mai su quello che prova. E allora occhio al linguaggio del corpo e a tre indicatori da osservare in particolare durante il colloquio di lavoro. Primo: la direzione del corpo. Quando un candidato ha fatto buona impressione, il corpo di chi seleziona si rivolge verso la persona. La punta del piede punta verso il viso. Se al contrario non si è colpito positivamente, il recruiter tende a mettersi di lato, con il piede che indica l’uscita della stanza.