L’appello degli ex An al centrodestra: «Ritroviamo lo spirito del Pdl»

6 Lug 2018 16:56 - di Sveva Ferri

Un richiamo a tutti coloro che si riconoscono nei contenuti progettuali del centrodestra e allo spirito unitario che portò all’esperienza del Pdl in coalizione con la Lega, ma anche una presa di distanza da quanti vorrebbero trovare una collocazione personale nel partito di Salvini. È il senso di una lettera aperta al direttore del Corriere della Sera, inviata da un gruppo di esponenti ex Alleanza nazionale, guidati da Viviana Beccalossi. Una lettera che si connota come un appello a «non deporre le armi del pensiero, accomodandosi acriticamente su quello che parrebbe il giaciglio più ospitale», rivolto «a chi interpretò, con An, l’approdo della destra a ruoli di governo ed a quanti vissero ed incarnarono la storia di Forza Italia».

Nel testo, pur riconoscendo il ruolo di leadership di Matteo Salvini, i firmatari spiegano di essere convinti che «per quanto attuale e indispensabile, l’opzione “law & order” non esaurisca il contenuto di un progetto di governo di lungo periodo, fondato sullo sviluppo di temi che consentirono al centrodestra di divenire un fenomeno di amplissima partecipazione popolare agli albori della seconda repubblica». I promotori dell’appello non nascondono, quindi, di nutrire una «robusta dose di scetticismo» rispetto all’alleanza che il segretario della Lega ha stipulato con il M5S. Per questo gli ex An lanciano un appello rivolto anche a quanti in Forza Italia parteciparono alla costituzione del Pdl, «il più ambizioso ed incompiuto progetto della nostra metà del cielo» e ai giovani che ancora si riconoscono nel movimento di Berlusconi, ma anche a dirigenti come Giovanni Toti.

A Salvini, infine, l’offerta di un progetto distinto e non assimilabile, ma da condurre con spirito di sostegno a una nuova stagione di governo del centrodestra rinnovato. «Ci ho pensato quando ho sentito Salvini dire che la Lega governerà 30 anni. Ecco, io credo sia possibile soltanto strutturando un centrodestra che risponda alle domande diverse che vengono dal suo popolo», ha spiegato Beccalossi al Corsera, sottolineando che una duratura prospettiva di governo non è possibile con il M5s che ha «una visione politica ed economica assai diversa dalla Lega e dalla noi».

Tra i firmatari, oltre a Beccalossi, Mario Landolfi, Massimo Corsaro, Maurizio Bianconi, Basilio Catanoso, Giorgio Conte, Andrea Fluttero, Giorgio Holzmann, Pietro Laffranco, Gianni Mancuso, Marco Martinelli, Silvano Moffa, Carlo Nola e Michele Saccomanno, Paolo Ammirati, Marina Buffoni, Chiara Capelletti, Elena Donazzan, Massimo Giorgetti, Nino Marmo, Daniele Nava, Vittorio Pesato e Beniamino Scarfone. All’appello hanno aderito il saggista triestino Marco Valle ed esponenti della società civile, come l’avvocato Elisabetta Aldrovandi, presidente dell’Osservatorio nazionale a sostegno delle vittime.

Il testo integrale della lettera

 

Commenti

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  • tommaso romano 11 Luglio 2018

    I reduci e le vedove del Pdl non comprendono che il suicidio della destra nasce proprio dall’aver smarrito il fondamento che non è certo il nostalgismo nè tantomeno il berlusconismo,avanti così per continuare a non concludere nulla e a dare fiato eccessivo a Salvini,omologando ciò che resta della destra,Solo un profondo ripensamento,anzitutto culturale e metapolitico,puo’ rifondare una politica di destra che oggi è totalmente assente,

  • ANTONIO 7 Luglio 2018

    NOI A LECCE LO STIAMO GIA’ FACENDO

  • erwin 6 Luglio 2018

    Beccalossi non è di FdI??