Spinta dietro un cespuglio e violentata: è caccia all’uomo a Reggio Emilia

23 Lug 2018 12:00 - di Alessandro Giuliani

Ancora una brutale aggressione contro una ragazza. Spinta dietro un cespuglio e violentata. Una giovane di 20 anni è stata vittima di un’ aggressione, nella periferia di Reggio Emilia. La vittima ha raccontato di essere stata assalita alle spalle intorno alle 21 da uno sconosciuto, probabilmente straniero. L’uomo l’avrebbe spinta dietro un cespuglio prima di abusare di lei, per poi far perdere le sue tracce. In città è in corso un’ampia caccia all’uomo per trovarlo. ragazza, ferita e sotto choc, è stata soccorsa dal 118 e trasportata in ospedale. Indaga la Polizia, per rintracciare l’aggressore e per ricostruire le dinamiche della violenza. All’ospedale è scattato il protocollo sanitario che si applica in caso di violenze sessuali. Sul posto gli uomini delle Volanti, della Squadra Mobile e della Scientifica, al lavoro tutta la notte.

I

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Luciano Vignati 24 Luglio 2018

    La solita risorsa che secondo Boeri e la Boldrini garantisce il pagamento delle nostre pensioni e la nostra spesa sanitaria che si è preso un piccolo divertimento a spese della solita italiana innocente. Qualcuno dovrebbe avvertire Boeri e la schifosa Boldrini che siamo stanchi delle violenze delle loro risorse.

  • Giovanna De Canio 24 Luglio 2018

    Il mostro – mi rifiuto di chiamarlo “belva” per non offendere gli animali – è un ucraino richiedente asilo politico; un criminale straniero in più che dovremmo mantenere a nostre spese !!!
    Perché, piuttosto, non spedirlo nelle patrie galere dopo averlo opportunamente castrato?

  • Loredana 24 Luglio 2018

    Deve andare in galera per sempre.
    Che sia maledetto.

  • vittorio 24 Luglio 2018

    il problema nasce da una carenza nel servizio di accoglienza, bisogna rinforzare il personale delle ONG che salvano migranti; se ci fossero più volontari (naturalmente pagati) impiegati come parrucchieri, pedicure e manicure che si potessero dedicare alla salute psicofisica dei “migranti” raccolti in mare avremmo carceri vuote e tranquillità per le strade e parchi; naturalmente i prodotti che utilizzano le navi delle ONG sono a base di OSSITOCINA, come una volta si usava il bromuro per la colazione dei soldati per “calmarne” gli istinti giovanili.

  • amerigo 24 Luglio 2018

    La “presidenta” in questi casi si è chiusa in un indegno silenzio: la ragazza è Italiana . . , ed aveva le unghie già smaltate, quindi . . .Tuttalpiù, quando prenderanno il troglodita, gli faranno un ammenda per aver calpestata l’erba nel giardino pubblico!!!