Guerra al parmigiano, l’assurda crociata dell’Oms: «È come il fumo»

18 Lug 2018 14:12 - di Adriana De Conto
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Si potrebbe arrivare alla follia di vedere sulle confezioni del Parmigiano reggiano quei mortiferi avvisi che troviamo sui pacchetti di sigarette. “Nuoce gravemente alla salute”. Sì, proprio come il fumo. È l’ultima trovata salutista dell’Organizzazione mondiale dela sanità , che rischia nel suo integralismo di mettere in ginocchio il made in Italy. Infatti anche prosciutto, olio, pizza e vino, sono nel mirino dell’Oms.  Prodotti che da sempre rappresentano il fiore all’occhiello dell’eccellenza agroalimentare italiana. L’Organizzazione mondiale della sanità e l’Onu dichiarano guerra a diabete, cancro e malattie cardiovascolari: malattie non trasmissibili i cui morti dovranno essere ridotti di un terzo nel 2030, secondo le intenzioni dell’organismo internazionale.

Centinaio: «Made in Italy sotto attacco»

 La crociata salutista che sta rischiando di fare vittime eccellenti  mette sotto accusa grassi saturi, sale, zuccheri e alcol. Sembra proprio che stia per partire una vera e propria crociata salutista che rischia di fare vittime eccellenti come  il Parmigiano reggiano e il Prosciutto di Parma, vino e l’olio d’oliva,  punti fermi della dieta mediterranea da sempre riconosciuta come la più salutare. Eppure… La data da tenere sotto controllo è il 27 settembre: quando si terrà un incontro alle Nazioni Unite dove andrà ai voti una proposta targata Onu che potrebbe prevedere nuove e pesanti tasse su questi prodotti ed anche l’inserimento di avvisi di pericolo sulle confezioni. Insomma, il parmigiano reggiano potrebbe essere considerato dannoso, al pari delle sigarette.

«Paragonare il Parmigiano Reggiano alle sigarette è pura follia. Lottare contro diabete, cancro e malattie cardiovascolari è corretto. Non lo è diffondere informazioni false e superficiali”, replica  Riccardo Deserti, direttore Consorzio Parmigiano Reggiano: «Il Parmigiano Reggiano si produce oggi come nove secoli fa: con gli stessi ingredienti (latte crudo, caglio e sale), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nei secoli, grazie alla scelta di conservare una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi. Le sue proprietà sono molteplici e tutte legate alle qualità intrinseche del prodotto: alta digeribilità, elevato contenuto di calcio presente in forma particolarmente biodisponibile, assenza di additivi e conservanti, ricchezza di minerali, piacevolezza e gradimento organolettico. Per queste caratteristiche, il Parmigiano Reggiano è un alimento fondamentale nella dieta di tutti, dai piccoli agli anziani, passando per gli sportivi che trovano nel Parmigiano Reggiano una carica di energia totalmente naturale».

Il ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, è furibondo. «Siamo alla pazzia pura. Ritengono che facciano bene alla salute prodotti come la Coca Cola o altri perché light e poi ci condannano il Parmigiano o altri prodotti dell’enogastronomia italiana. Su questo faremo una battaglia molto dura», ha detto Centinaio. «C’è la volontà ha detto il signor ministro di ridimensionare i prodotti italiani. Siamo sotto attacco. Ma il nostro obiettivo è quello di far capire al mondo che l’enogastronomia italiana è di qualità. Non voglio assolutamente fare un passo indietro. Non posso pensare che i nostri prodotti come il Grana Padano, il Parmigiano, il Prosciutto di Parma o l’olio vengano considerati come i prodotti chimici che spesso vengono venduti nei supermercati americani». Anche l’industria alimentare non ci sta. Tramite l’Assica, l’Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, ricorda che «non esistono cibi buoni e cattivi quando viene incentivato un regime alimentare moderato e variegato, come del resto indica la stessa Dieta mediterranea». In un tweet il presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia lamenta il rischio di avvisi di pericolo sulle confezioni su produzioni italiane: «Parmigiano, Prosciutto, pizza e olio nuocciono gravemente alla salute, come una sigaretta. #OMS e #ONU dichiarano guerra al diabete e alle malattie cardiovascolari con attacco strumentale e inaccettabile».

Va però ricordato che se dovesse essere approvata una risoluzione dell’Onu in questa direzione, non è detto che verrebbe adottata una norma in Italia, perché non esiste un obbligo di recipimento dai governi nazionali. Tuttavia una risoluzione di questo tipo, sebbene non comporti l’obbligo di ricevimento da parte degli Stati Membri, – fa notare il presidente di Copagri Franco Verrascina – causerebbe un considerevole danno d’immagine all’agroalimentare nazionale».

Commenti

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  • Giacomo 19 Luglio 2018

    Siamo alla follia pura, mi domando quali interessi abbia questo organizzazione mondiale, sento che la libertà è andata a farsi benedire, se nn sei allineato al pensiero minimal- mondialista vieni attaccato da tutti i fronti, ma questi burocrati super pagati stanno perdendo sempre più la loro credibilità, poi ci si lamenta se il sovranismo vince, VERGOGNATEVI
    se avete ancora un po’ di buonsenso.

  • Giuseppe Forconi 19 Luglio 2018

    ONU – OMS – organizzazioni inutili , ma dove la mettiamo la UE ?? Anche loro sono alla disperata ricerca di come affondare l’Italia e tutto quello che il nostro Paese produce. Prodotti che da anni sono sempre stati il fior fiore delle dieta mediterranea, ora queste organizzazioni decidono che il parmigiano reggiano fa male, stanno tutti dando fuori di testa, in qualche modo devono giustificare i milionari stipendi ed ecco che si inventano qualche boiata. Lasciate che la OMS venda il parmigiano alla plastica e quando scopriranno l’errore e torneranno a suggerire il Padano, vendiamoglielo al doppio. Ad ogni modo bisogna proibire l’importazione di questi strani prodotti provenienti da altri paesi.

  • dino de fasto 19 Luglio 2018

    il mondialismo è una follia a vantaggio delle imitazioni

  • Pino1° 18 Luglio 2018

    Sbagliato….. è l’Italia sotto attacco, tutta! Occorre far saltare il banco !

    • Giuseppe Tolu 18 Luglio 2018

      E al più presto

  • Giuseppe Tolu 18 Luglio 2018

    In fumo hanno le cervella, vogliono far fuori pure questo

  • antonio 18 Luglio 2018

    siamo alla frutta,continuano a cercare di affondare il nostro paese.ottima la replica del ministro che dice : certo la cocacola di cui non si conosce la ricetta é salutare.

  • GIORGIO 18 Luglio 2018

    Vadano a vedere il grano del canada pieno di pesticidi con cui alcuni ns. produttori fanno la pasta( purtroppo) invece di sparlare dei nostri prodotti che restano in assoluto i migliori al mondo. OMS e ONU sono due enti inutili, loro sì