Frecciate tra ministri: Tria smonta l’incubo del “cigno nero” che tormenta Savona
«Dobbiamo essere pronti a ogni evento. In Banca d’Italia ho imparato che non ci si deve preparare a gestire la normalità, ma l’arrivo del cigno nero, lo shock!», aveva detto qualche giorno fa il ministro per le Politiche comunitarie Paolo Savona, ventilando l’ipotesi di un “piano B” in caso di cacciata dell’Italia dall’euro. Oggi il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, si posiziona su una linea molto, molto più moderata ed europeista, come da copione. «Non considero i cigni neri, sennò non dovrei più uscire di casa, perché potrebbe cadermi una tegola in testa e potrei morire. Io sono avventuroso ed esco di casa la mattina, comportandomi normalmente», dice il ministro dell’Economia, a Bruxelles al termine dell’Ecofin. Poi, dopo la smorzata, arriva l’assist al collega: «Non mi pare – ha detto, rispondendo ad un’altra domanda – che Savona abbia fatto dichiarazioni improprie sull’euro. Ha sempre e solo parlato di quale sarebbe la governance ideale dell’Eurozona – ha concluso – che è una cosa ben diversa». Tria però ribadisce fino alla noia, e con fare quasi sospetto, che “i rapporti con la Commissione di questo governo sono ottimi”. «Ovviamente, non esaurisco i rapporti del governo con la Commissione, ma penso di rappresentare una fetta non trascurabile della discussione con la Commissione», aggiunge. E sul futuro del governo, atteso al varo della flat tax e del reddito di cittadinanza, Tria risponde così: «La questione è che non si pone il problema in questi termini – risponde Tria – stiamo studiando il bilancio. Se il governo ha trovato 50 mld per misure di questo tipo, vuol dire che 50 mld dentro già ci sono: basta utilizzarli per fare il reddito di cittadinanza, perché i bisogni sono quelli. Bisogna vedere quali sono gli strumenti ritenuti più adatti per rispondere a certi bisogni, non è che si aggiungono. “L’implementazione del programma di governo – continua – viene studiata in termini di mutamento interno al bilancio della spesa, cercando di vedere quali sono gli strumenti più adatti a rispondere a certi bisogni».
HO, IO, QUASI OTTANTA ANNI E MI E’ TOCCATO COSTATARE LA SCELLERATA ISTITUZIONE DI DUE ORGANISMI, CHE, A MIO AVVISO, SONO STATI LA ROVINA ECONOMICA E NON SOLO DELL’ITALIA E DI NOI ITALIANI : MI RIFERISCO ALLA UNIONE EUROPEA, ALLA QUALE VERSIAMO PIU’ DECINE DI MILIARDI DI EURO SENZA AVERNE DI RITORNO CHE MENO DELLA META’, ED ALLE REGIONI, CHE SONO ENTI INUTILISSIMI E DISSIPATORI DELLE GIA’ TANTO MAGRE RISORSE ECONOMICHE DELL’ITALIA, TANT’E’ CHE LE COMPETENZE PROPRIE DELLE REGIONI, OVVERO L’AGRICOLTURA E LA SANITA’, SPECIE QUI IN CALABRIA, SONO DI CONTINUO A MARCIRE !!! INSOMMA, IO MI VERGOGNEREI DI ESSERE OD ESSERE STATO UN COSIGLIERE REGIONALE, ATTESO LO SFASCIUME PROVOCAT0 DAGLI ENTI REGIONE IN ITALIA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sputtaniamo un po’ bruxelles, regno della finanza marcia e….
Le persone come TRIA, MONTI, COTTARELLI, e simili, sono da lodare e stimare enormemente, perché posseggono il senso delle giuste relazioni e del necessario equilibrio. Io che per 40 anni sono stato in giro per il mondo a vendere prodotti delle grandi societá italiane, incluse alcune appertenenti allo Stato, conosco una moltitudine di quelle barzellette che venivano fatte sul valore della LIRA. Era penoso ascoltarle, ma rispecchiavano la realtá. La signora Meloni dovrebbe sarne qualcosa, (e moltissimi altri pure) almeno per averlo sentito dire. E piú penoso ancora vedere in TV, degli “esperti ???” presentare buoni BOT con la testa di Grillo, o non so chi, asserendo che questi BOT da una Lira in su potrebbero facilmente sostituire all`INTERNO completamente l`Euro, mentre per con ESTERO si potrebbe continuare con la divisa europea.Che FdI si impegni a far trasferire gente del genere in specifici nosocomi.
La redazione del Secolo d’Italia evidentemente non ha ascoltato attentamente cosa significa “preparazione del piano B”.
Solo lo 0,01% fa parte del “potere finanziario del capitale”, e sono costoro i nervosi e TERRORIZZATI dal piano B……. e di perderci se la nostra ITALIA dovesse ( e succederà sicuramente presto ) RIPRENDERE il controllo ( perso nel 1981 ) di una VERA BANCA CENTRALE controllata dal nostro STATO e delle politiche economiche e monetarie………
Questo è il piano B del prof. Savona
( che conosce veramente la tana dei serpenti ).
Una rima dedicata alla Meloncina:
GIORGIA !!!
Studia economia e lascia perder TRIA.
TRIA è stato scelto da Mottarella, servo dei MERCATI e del PENSIERO UNICO.