Fortunato “beffa” De Luca e diventa difensore civico della Campania “per meriti”
«Il mio ruolo? Restituire il sorriso ai cittadini». Non da dentista ma da “promotore di giustizia”. Ispezioni, diffide, avvisi, richieste di chiarimenti, la gioiosa macchina da guerra in difesa dei cittadini è partita. «Tra una settimana farò il bilancio di quanto già fatto, ho recuperato anni di immobilismo in pochi giorni», spiega Giuseppe Fortunato, nuovo difensore civico della Campania, che la prima sfida con la burocrazia (e la politica) l’ha vinta per se stesso, ottenendo questo “posto di combattimento contro i soprusi” che occupa a titolo gratuito ma nel segno della meritocrazia, della trasparenza, dei titoli conquistati sul campo.
Nei giorni scorsi è terminato, infatti, con un provvedimento del commissario ad acta Olimpia Ilaria Cuoppolo una vicenda giudiziaria iniziata nel 2012. Nonostante i tentativi del governatore De Luca di riservare quell’incarico ad altri a lui vicini senza tenere conto dei curriculum, come richiedeva un bando pubblico, alla fine ha avuto ragione l’avvocato napoletano, da sempre militante di destra e già a capo dell’ufficio legislativo dell’allora vicepremier Pinuccio Tatarella nel primo governo Berlusconi. Come si è arrivati alla decisione d’imperio del Consiglio di Stato?
Nel 2012 Fortunato presenta il primo ricorso al Tar contro l’elezione di Franco Bianco, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, ricorso accolto ma Bianco torna al suo posto nel 2013 con un provvedimento firmato dall’allora presidente del Consiglio regionale Pietro Foglia, avvalendosi dei poteri sostitutivi. Fortunato ci riprova con un altro ricorso al Consiglio di Stato, nel 2015, ottenendo una pronuncia favorevole: niente da fare, la politica, nella fattispecie il Consiglio regionale, opta per l’annullamento “in autotutela” della procedura concorsuale del 2012, indicendo una nuova procedura di selezione. La selezione del Consiglio regionale premia – guarda caso – un uomo gradito alla maggioranza di De Luca, l’avvocato Francesco Eriberto D’Ippolito, nel luglio 2017, elezione poi annullata in seguito al ricorso presentato da Fortunato e di nuovo accolto dal Consiglio di Stato con la sentenza emessa nel dicembre del 2017 e notificata agli inizi del 2018 al Consiglio regionale.
Finita qui? No, dall’intimazione a procedere all’individuazione di un altro difensore civico entro il termine del 10 febbraio si passa a una nuova rielezione dello stesso D’Ippolito. Ma alla fine, nell’aprile scorso, un’ultima sentenza del Consiglio di Stato dispone la nomina di un commissario ad acta e a quel punto, in base al curriculum e ai titoli indicati nella procedura pubblica di selezione, finalmente Giuseppe Fortunato vince la sua sfida. Che ora gli darà beffardamente anche la possibilità, da Garante della Sanità, di fare le pulci al sistema “De Luca”, in difesa del cittadino, ovviamente. Anche qui sono già partite, in pochi giorni, le prime richieste di ispezione nei principali ospedali campani.