Detenuto marocchino dà fuoco alla cella per evitare l’espulsione: agenti intossicati
Dà fuoco alla sua cella per evitare che venisse applicato contro di lui il decreto di espulsione previsto al momento della conclusione della pena detentiva, che stava scontando nel carcere Villa Andreino di La Spezia. Questo il motivo che ha spinto un detenuto marocchino ad incendiare la sua cella. Il rogo sarebbe stato alimentato grazie a dell’olio e si sarebbe diffuso in maniera abbastanza rapida nel piccolo ambiente, costringendo i compagni di cella del responsabile a cercare scampo all’interno del bagno. Solo l’intervento del personale del carcere di La Spezia ha evitato il peggio, domando le fiamme e mettendo in sicurezza i detenuti molti dei quali portati al pronto soccorso.
Il Sappe, il sindacato della polizia penitenziaria denuncia come non si tratti di un caso isolato. “Anche la sera precedente c’è stato un altro evento critico, che ha richiesto un intervento d’urgenza del personale di turno, quando 3 detenuti stranieri hanno dato vita a una rissa, malmenando un altro detenuto ricoverato in ospedale”. Il carcere di La Spezia si trova in una evidente condizione di carenza di organico, più volte segnalato dal sindacato: mancano all’appello almeno “40 poliziotti, mentre la popolazione detenuta risulta essere di 230 su 151 posti disponibili e il 65% è di nazionalità straniera. È ormai chiaro che è indispensabile che il nuovo governo inizi a occuparsi anche delle carceri liguri”. Insomma, un’emergenza. “È ormai chiaro che è indispensabile che il nuovo Governo – continua la nota- inizi ad occuparsi della situazione esplosiva all’interno delle carceri».
fare finta di niente con ste m***** tanto se moriva chi lo piangeva il cammello forse?
Gli agenti dovevano lasciarlo dentro alla cella. In fondo il fuoco lo ha appiccato lui.
come mai aveva mezzi atti ad incendiare?
Mandiamoli tutti a scontare le proprie pene nelle loro patrie galere e abbiamo risolto tutti i nostri
problemi, di personale penitenziario, occupazioni di carceri, delinquenti in meno in casa nostra,
il risparmio di queste risorse, versarle ai cittadini ITALIANI che sono alla miseria,per il cambiamento
il popolo si è espresso con il proprio voto, cercate di eseguire il mandato ricevuto. GRAZIE
Sono completamente d’accordo! Ma perché è stato salvato? Se voleva morire…
Ma come Fico va in visita ai centri, le sinistre anime belle accusano tutti tranne se stessi per avere causato questi disastri con anni di nullafacenti e scopriamo che, un tunisino, un turista venuto a
sfruttare i tre pasti quotidiani come premio per le sue nefandezze realizzate contro malcapitati qui in italia, si da fuoco pur di non tornare in tunisia, casa sua, dove non c’e guerra, non c’è persecuzione per nessuno a meno che non si tratti di criminali e si sta a tenerlo in carcere? Un corso accelerato di paracadutismo ed un bel aviolancio di ottanta individui come questo al giorno in tunisia si sentirebbe nelle carceri italiane. IMPARIAMO da quelli più bravi di noi, senz i preti,amnesty, e str**zi varii democratici e laici che in carcere gestiscono questa gente con cane al guinzaglio e pungolo ! Che sia un sant’uomo che si guadagna la vita sopportando di questa roba tutti i santi giorni oltretutto infamato, a pericolo di vita per paghe ridicole, ci impone di preoccuparci per loro, la loro integrità, le loro famiglie, ovviamente parlo della ‘Penitenziaria’ silenziosi servitori dello stato di diritto, senza molti diritti a cui appellarsi, vero sinistri sinistroidi, vero Fico Boldrino, -nuova varietà di fichi velenosi-
rimandatelo a casa con il salvagente!! anzi fate una cosa! tutti gli stranieri scontino le pene detenitive nelle patrie galere! ci costano troppo!
Anche lui è stato sorteggiato dal Burlone che avendo il merito
d’aver ridotto a disciplina gran parte dei partiti ha scelto di trovare parlamentari con il sorteggio …