Da Ventimiglia in Francia pedalando: migranti rubano un pedalò e beffano la gendarmerie

17 Lug 2018 13:20 - di Ginevra Sorrentino

Arrivare nella terra delle opportunità a tutti i costi: e in questo caso, la patria d’azione dei sogni è la Francia, raggiunta dai migranti niente meno che a bordo di un pedalò, l’ultima spiaggia dei migranti.

Migranti, rubano un pedalò da un lido balneare di Ventimiglia

Un’idea ingegnosa, un piano semplice, l’ottimizzazione di sforzi e risultato: tutto è stato congegnato-improvvisato da un gruppetto di migranti che, evidentemente stanchi delle lungaggini bruciaticce, e annoiati dalle interminabili giornate trascorse tra un presidio e uno scoglio in quel di Ventimiglia, hanno pensato bene di farsi una lunga passeggiata perlustrativa; di soffermarsi ad osservare ritmi e abitudini di bagnanti e gestori di un lido in particolare del lungomare di confine, decisi poi a passare all’azione. Un’azione semplice almeno quanto efficace: rubare un pedalò e… pedalare: fino in Francia. Il gruppetto di canottieri manca all’appello, ma nessuno se ne accorge. Per la gendarmeria – che alla fine della fiera non avrà fatto proprio un gran figura – tutto è regolare; mentre, qualche giorno dopo – come ricostruisce la Stampa e come riferisce il Giornale – «ai titolari dello stabilimento arriva una telefonata della Capitaneria francese di Roquebrune.

E fanno rotta sulla Francia, beffando la gendarmeria, pedalando…

Il gruppo di migranti, composto da almeno due persone vista la distanza di almeno 20 chilometri, ha superato Mentone probabilmente per allontanarsi il più possibile dal confine. Il tutto senza farsi notare»… Una beffa al quadrato se consideriamo che, come riporta sempre il quotidiano milanese, «nel novembre dello scorso anno, uno straniero aveva tentato la traversata con un kayak. Ma non era riuscito nell’impresa». Il tipo, infatti, avventuroso ma forse non disposto a tutto pur di approdare in Francia, si era lasciato intimorire dalla presenza dei gendarmi all’orizzonte, tanto da gettarsi in acqua pur di non affrontarli. E così, soccorso in mare a Mentone, la prima stazione d’arrivo dopo la frontiera, era stato soccorso e salvato da un pescatore. Che fine hanno fatto, invece, gli atletici migranti in pedalò?

 

Commenti

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  • Angela 18 Luglio 2018

    Senza parole!!!

  • amerigo 18 Luglio 2018

    Ecco perché gli africani eccellono negli sport muscolari, questione di allenamento

  • giulio 18 Luglio 2018

    La differenza tra un italiano ed un africano è che se un italiano ruba un pedalò finisce in galera, un africano diventa un eroe