Crac Credito cooperativo fiorentino: Verdini condannato in appello a 6 anni e 10 mesi

3 Lug 2018 15:13 - di Redazione

La Corte d’appello di Firenze ha condannato l’ex senatore di Ala Denis Verdini a sei anni e dieci mesi di reclusione per il crac dell’ex Credito cooperativo fiorentino, la banca locale di cui è stato presidente per vent’anni. La Corte ha ridotto la pena inflitta a Verdini che in primo grado era stata di nove anni. Riduzioni anche per gli imprenditori Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei, condannati oggi a 5 anni e 10 mesi ciascuno. Verdini non era presente in aula alla lettura della sentenza.

Verdini è stato presidente della banca per vent’anni

La vicende del crac del Credito Cooperativo Fiorentino, la banca fallita nel 2012, di cui Denis Verdini è stato presidente per vent’anni, dal 1990, e dei contributi del fondo dell’editoria percepiti dai suoi giornali editi da finte cooperative, sono state oggetto di un’inchiesta condotta dai pm Luca Turco e Giuseppina Mione. L’indagine ha disegnato la rete di rapporti esistente tra il Credito cooperativo fiorentino e i due imprenditori Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei, soci della holding Hbf che controllava decine di società, fra cui l’impresa di costruzioni Btp, la catena di alberghi Una, la Immobiliare Ferrucci.

Le accuse contro Verdini

Dalla banca, considerata dai magistrati una sorta di bancomat personale del senatore di Ala (alleanza liberal popolare per le autonomie), le indagini si allargano alle attività editoriali di Verdini, che pubblicava Il Giornale della Toscana come dorso regionale de Il Giornale, e il settimanali locale Metropoli. Le due cooperative editrici delle testate (la Società Toscana Edizioni srl e la Sette Mari scarl), era l’ipotesi dell’accusa, sarebbero servite solo ad accaparrarsi fondi pubblici per l’editoria, non essendo affatto in regola con i requisiti. Nondimeno dal 2005 al 2009 le due società incamerarono oltre 4 milioni di euro di contributi.

Commenti

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  • Eschini Pietro 4 Luglio 2018

    ARrESTATELO QUESTO DELINQUENTE .

  • Gio 3 Luglio 2018

    ma in galera no ?