Compravendita dei senatori, il Pg: confermare prescrizione per Berlusconi
Ha chiesto di confermare la prescrizione del processo per la compravendita di senatori il Procuratore Generale della Cassazione Luigi Orsi al processo nell’ambito del quale Silvio Berlusconi era stato condannato a tre anni per corruzione, reato prescritto in appello il 20 aprile 2017 e per il quale ora, il magistrato, ha chiesto di riqualificare il reato in corruzione impropria, ma sempre con l’esito della prescrizione.
La difesa del leader di Forza Italia ha, invece, chiesto l’assoluzione e il verdetto è atteso in serata.
La vicenda giudiziaria fa riferimento ai 3 milioni dati all’ex-senatore Idv, Sergio De Gregorio.
E sono stati, invece, riuniti i due processi a carico di Silvio Berlusconi, accogliendo le richieste delle difese, del cosiddetto “Ruby ter” che vede imputato l’ex-premier e leader di Forza Italia con l’accusa di aver corrotto alcune “olgettine” per comprare il loro silenzio – questa è la tesi dei magistrati milanesi della Procura – nelle testimonianza rese nei processi Ruby sulle serate ad Arcore.
I giudici milanesi della settima sezione penale hanno unificato i due filoni del “Ruby ter” e hanno accolto la richiesta di rinvio per consentire alle difese – oltre a Berlusconi sono 23 gli imputati – di preparare le questioni preliminari in relazione all’ammissione delle parti civili.
Un nuovo stop al processo a cui si è opposta, inutilmente, la pubblica accusa.
Il presidente del collegio giudicante, Marco Tremolada, ha rinviato – dopo una breve camera di consiglio – il processo al 24 settembre prossimo.