Ceuta: violento assalto di 800 clandestini, 600 passano il confine

26 Lug 2018 17:04 - di Giovanni Trotta

Una banda di circa 800 clandestini senza documenti di origine sub-sahariana ha cercato di saltare nelle prime ore del mattino la recinzione di confine che separa Ceuta (spagnola) dal Marocco: lo rivela una nota della Guardia Civil. Di questi,  602 sono riusciti a entrare a Ceuta, e di questi 132 sono stati feriti, secondo la Croce Rossa. Si tratta di un assalto tra i più violenti e attuato dal maggior numero di persone degli ultimi tempi, secondo fonti della polizia. Gli agenti marocchini sono riusciti ad arrestare centinaia di persone nel loro territorio e la Guardia Civil da parte sua ne ha restituito un gruppo in Marocco. I clandestini che sono riusciti a saltare sono stati portati direttamente al Temporary Immigrant Stay Center (Ceti), che peraltro è in difficoltà perché è già saturo di clandestini. Secondo la Guardia Civil, il gruppo ha saltato il recinto – un confine protetto da una doppia recinzione di 8,4 chilometri di lunghezza e uoltre sei metri di altezza -, alle sei e trenta di mattina nella zona della Fattoria Berrocal. A quanto si apprende, è il punto più debole del confine a causa di aree cieche in cui le telecamere non riescono a rilevare i clandestini. Per più di un’ora, polizia marocchina e Guardia civil hanno cercato di contenere l’assalto, ma alla fine un grande gruppo è riuscito ad entrare a Ceuta con cesoie per rompere la recinzione, e hanno usato la calce viva, lanciafiamme fatto in casa, bastoni e oggetti contro gli agenti in modo da non essere fermati. La Croce Rossa ha trattato 22 agenti feriti, quattro di loro con gravi ustioni e evacuati nello stesso ospedale. Le fonti sanitarie vi aggiungono altre 10 guardie civili che hanno dovuto ricevere assistenza medica in ospedale. Tuttavia, nella sua nota la Guardia Civil parla di 15 agenti feriti. Alcuni agenti soffrono di disturbi respiratori e congiuntivite. In una dichiarazione, l’Associazione spagnola delle guardie civili ha riferito che i clandestini hanno spruzzato agenti, oltre alla calce viva, con “escrementi e urina”. La Guardia Civil ha spiegato che altri agenti presentano “colpi, ferite e ustioni”. Inoltre i clandestini “hanno lanciato pietre contro agenti e veicoli ufficiali”. Tre di loro hanno rotto i cristalli. Recuperate anche “bottiglie molotov e borse con hashish”.

 

Commenti

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  • Benedetto 27 Luglio 2018

    gli africani sono come le cavallette, dove passano loro non cresce più un filo d’erba. Ce ne sono in europa già qualche milione e se ne vedono gli effetti in termini di criminalità e degrado. Ma loro sono un miliardo. Quando si inizierà a sparare a questa orda di selvaggi ? O vogliamo farci ammazzare tutti seguendo le politiche buoniste di famiglia cristiana e della presidenta ?

  • Donald 27 Luglio 2018

    elettrificare la rete con l’alta tensione. Dopo la prima frittura vedrete che tornano indietro.

  • uipaggio 27 Luglio 2018

    Se c’era il generalissimo neanche dinanzi ai cancelli stazionavano.Comunque se ti assaltano mille persone questa è guerra e in guerra non si usano guanti bianchi.In Siria dove non c’entrano niente gli occidentali lanciano missili.Ai loro confini non sparano neanche un colpo .Ridicoli

  • Gio 27 Luglio 2018

    alle invasioni si risponde in un modo solo : sparare !!!

  • Pino1° 27 Luglio 2018

    La foto rappresenta la situazione! Due elementi appartenenti alle etnie dominanti in africa (nipoti dei watussi) che si distinguono all’istante per altezza appaiono però preparati fisicamente con strutture fisiche impressionanti che possono essere ‘arrestate’ solo con munizioni di grosso calibro! Una volta entrati in europa nel territorio dello stato in loro occupazione in cui preti, giudici, leggi sono tutti/e contro la libertà di difesa individuale del popolo, popoli che dalla seconda guerra mondiale sono in costante caduta di tensione morale e di comunità si avrà la resistenza del panetto di margarina attraversato da una forchetta! La cina sta entrando profondamente in africa e non accetterà mai d’avere nelle sue zone le ”bande” che non sono bande ma piccoli eserciti e li sta espellendo con i suoi metodi dove? Verso l’europa. La violenza istantanea che usano normalmente quelle popolazioni
    anche quando non esiste nessuna necessita’, perché è la loro natura, fa si’ che una dozzina di persone così sono in condizioni -da noi- di mettere in ginocchio il ‘sistema’ di una città di media popolazione!
    RICORDIAMOCI YGOR IL RUSSO, era solo migliaia di polizia ed altri in europa e non sono riusciti a prenderlo nei loro territori! Bisogna sparare ed abbattere subito e non passare nemmeno dalla magistratura altrimenti ti tocca abbatterne anche li, per altri diversi motivi ! In guerra con persone così non servono prigionieri, perché si sappia le pistoline elettriche sottopotenziate non sono in grado di arrestare questa tipologia fisica, ne riducono la potenza, ma non li fermano anche perché spesso sono drogati e la droga neutralizza fortemente l’efficenza delle pistoline che hanno scelto !! Pallottole vere e di grosso calibro, senza esitare ed andando in quel posto alla magistratura, finocchietti edcccccc!

  • Taddei Roberto 26 Luglio 2018

    Invece di sprecare il tempo in centri di accoglienza é meglio aprire campi di concentramento. Per quegli esseri indefiniti é ottimo.