Centinaio: le sanzioni alla Russia ci sono costate oltre 150 milioni di euro

4 Lug 2018 16:56 - di Giovanni Trotta

“Il Governo del cambiamento, nato su un accordo programmatico e contrattuale, ha fra i suoi principali obiettivi il superamento delle sanzioni sancite dall’Unione europea nei confronti della Russia, attraverso una precisa strategia volta ad individuare la sede competente più idonea per ribadire con autorevolezza l’impegno assunto”. Lo ha affermato il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio. “A causa dei noti eventi internazionali abbiamo assistito, nel corso degli ultimi anni, – ha spiegato il ministro – a una costante riduzione dell’export agroalimentare dell’Italia verso la Russia. Rispetto al triennio 2011/2013, periodo in cui l’export agroalimentare si attestava intorno ai 625 milioni di euro in media, dall’agosto 2014 al 2017 è stato registrato un calo nelle esportazioni di circa il 25%, per un importo medio di circa 470 milioni di euro. I prodotti maggiormente colpiti sono stati l’ortofrutta, i prodotti lattiero-caseari e le carni, con un calo delle esportazioni prossimo al -90%”. Nonostante le misure di sostegno attivate dalla Commissione europea, finalizzate ad interventi di ritiro dei mercati nell’ambito dei programmi operativi delle Organizzazioni dei produttori, “gli interventi sono risultati insufficienti a causa delle gravissime penalizzazioni per i nostri produttori e la difficoltà di reperire mercati alternativi” ha sottolineato.

Le sanzioni causano danni in molti settori

“Occorre poi tener presente che l’embargo russo ha prodotto effetti negativi anche su altri settori che, a fronte delle fortissime perdite di mercato, – ha detto – non hanno percepito alcuna misura di sostegno (come il lattiero caseario e quello delle carni, soprattutto quelle trasformate) ovvero, sebbene non soggetti a restrizione (come quello del vino) hanno comunque registrato un marcato calo delle esportazioni verso la Federazione Russa dal 2014”. Misure di sostegno che sono terminate il 30 giugno scorso. Centinaio ha quindi informato, a tal proposito, di aver chiesto con una nota congiunta con la delegazione spagnola una proroga delle misure di sostegno sino al 15 ottobre 2018. “Ribadisco anche in questa occasione che la priorità sarà quella della difesa delle eccellenze agroalimentari del nostro Paese, – ha concluso – tutelando il made in Italy anche con un sistema di etichettatura corretto e trasparente che offra garanzie, sia ai consumatori che ai produttori”.

Commenti

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  • Cittadino medio 5 Luglio 2018

    Forse, per maggior chiarezza, sembrerebbe quasi che sia il caso di precisare che i prodotti alimentari italiani (carne, pesce, frutta, ortaggi, latte e caseari) non si esportano in Russia da metà 2014 perché lo ha deciso la Russia. E’ la Russia che ha adottato di propria volontà sanzioni contro le importazioni di prodotti agricoli europei, non è stata l’Europa.