Campi rom, Salvini spaventa la Raggi: «Verrò presto a Roma per una visitina»

3 Lug 2018 15:34 - di Guglielmo Federici

Raggi avvisata e spiazzata. Una mattinata a Siena a parlare di illegalità offre lo spunto a Matteo Salvini per riaprire anche il fronte rom. Aveva promesso un censimento dei campi illegali e di quelli più problematici. Ed inizierà proprio da Roma, annunciando a breve giro di posta una visitina dalla sindaca di Roma per fare il punto e «vedere com’è la situazione». Lo aveva detto anche a Pontida di voler fare con Virginia Raggi quello già fatto con il governatore del Lazio Nicola Zingaretti per la villa confiscata ai Casamonica. Un giretto per Roma. Non si sa ancora quando ma i luoghi da attenzionare sì: si tratta dei tristemente noti  Camping River e la Barbuta.
«Non voglio che ci siano pezzi fuori controllo dello Stato italiano dove non vengono pagate le tasse e non vengono mandati i bambini a scuola, basta zone franche». La scorsa settimana era stato allertato il primo cittadino di Milano, Beppe Sala, domenica da Pontida è toccato alla Raggi. Due città che definire critiche è dire poco quanto ad emergenza rom.  Secondo quanto riporta il Messaggero, l’annuncio di Salvini sta creando scompiglio, apprensione, panico. La giunta Raggi  non è riuscita a circoscrivere il problema, che di fatto crea situazioni al limite della vivibilità e della civiltà nella Capitale.  Il pressing del ministero è pressante e imbarazzante.

Raggi e la giunta nel panico

Si tratta di due campi rom con una situazione esplosiva, ben venga la visitina di Salvini: quanto al Camping River entro domenica i 400 residenti dell’area (privata) avrebbero dovuto lasciare la zona. Ma la metà è rimasta, nonostante il Comune abbia offerto loro su un piatto d’argento diverse soluzioni: contributo per l’affitto, rimpatrio assistito e ospitalità nel circuito dei servizi sociali. Nel frattempo, i moduli abitativi di proprietà del comune sono stati in parte rimossi e le utenze staccate.  Grattacapo al Comune. Come accogliere Salvini? Come “nemico” o accettando un contributo per risolvere la soluzione dimostrando la propria inettitudine? Imbarazzante. L’intenzione del ministro di visitare i campi, soprattutto il River, desta apprensione. Ma non sarà un blitz. «Come da protocollo, in questi casi contatto – dice Salvini – l’assessore alla sicurezza competente in materia, sempre nel rispetto dei ruoli degli amministratori locali». Nel caso di Roma, spiega ancora il titolare dell’Interno, «ho saputo che il dossier è in capo direttamente al gabinetto della sindaca, quindi la contatterò per compiere un’ispezione insieme». Sarebbe la prima volta di Matteo e Virginia insieme. “de visu”, visto che le agende dei due non si sono mai incontrate. Potrebbero incontrarsi per la prima volta proprio nei due campi rom.

Commenti

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  • Giorgio 4 Luglio 2018

    Torno a sottolineare che uno dei campi più pericolosi e meno a norma è quello di Castel Romano. Sorge in area ad alto valore ambientale con tanto di falda acquifera dove ogni giorno si assiste al degrado più totale, rifiuti di ogni tipo dominano la collina sulla quale sorge il campo, auto date alle fiamme dopo essere state rubate, rifiuti tossici e latrine a cielo aperto di chi oltre al campo ” con soluzioni abitative” ha occupato le aree circostanti. Polizia; Carabinieri e Vigili Urbani non entrano, non controllano. Intanto tra cumuli di sporcizia e degrado i bambini si ammalano di scabbia,epatite e molto altro, tra un mercedes da 100.000 euro e un porsche da 80.000. Castel Romano va chiuso e bonificato.

  • Jolanda c: 3 Luglio 2018

    Raggi nel panico? E avrà ben motivo di esserci, lei con tutta la masnada della sua degna giunta. Spero che Salvini venga presto a Roma, e ci resti il giusto tempo per rendersi conto in quale stato versa la povera “capitale”.
    Non c’è più niente che funzioni, tutto è ormai degrado, inciviltà, invasione, pericolo, delinquenza, prepotenza e via di questo passo.
    Spero che il nostro Matteo passi anche per Viale Mazzini, dove i “giardini” sono ormai una selva incontrollata, con vegetazione selvaggia e disseminata di cacche di cane, rifiuti di ogni genere e zingari che bivaccano, disseminando quà e là la loro selezione delle immondizie prelevate dai cassonetti sgangherati e puzzolenti.
    Ma questo è addirittura un male minore rispetto alla baraonda generale.
    Salvini contiamo su di te.
    Una romana molto disgustata.