Calci, testate e naso rotto: afghano manda all’ospedale una mediatrice culturale

14 Lug 2018 12:45 - di Angelica Orlandi

Non accettando il rifiuto di una relazione sentimentale da parte di una mediatrice culturale italiana 28enne conosciuta nel Cara di Mineo, un afghano di 24 anni l’ha raggiunta e bloccata, e dopo l’ennesimo tentativo di baciarla, le ha dato una testata sul naso e alcune ginocchiate all’addome, procurandole una frattura ossea al naso giudicata guaribile in otto giorni. E’ accaduto a Caltagirone (Catania), in via Santa Maria di Gesù, nei pressi dell’Educandato San Luigi. Il giovane è stato arrestato dai carabinieri per atti persecutori e lesioni personali, come apprendiamo dal sito della Sicilia.it

C’erano già dei precedenti fin qui scongiurati.  La donna già il 29 giugno scorso aveva sporto querela nei confronti dell’afgano che continuava a minacciarla, maltrattarla e pedinarla. I militari, che da tempo controllavano la 28enne, erano intervenuti, scongiurandopeggiori conseguenze. I due si erano conosciuti 2 anni fa al Cara di Mineo dove la donna lavora come mediatrice culturale mentre lui, un afghano di 4 anni più giovane, era appena arrivato nel nostro Paese. Dopo pochi mesi però l’atteggiamento dell’extracomunitario si era fatto molto pressante nei confronti della donna, arrivando a pedinarla ed a minacciarla continuamente. Pertanto, è arrivata la denuncia dopo quasi 2 anni di angoscia. Qualche giorno fa l’afghano è stato raggiunto da una querela per stalking e minacce.

 Purtroppo la mossa non è andata a buon fine. Tutt’altro. Qualche sera fa mentre la giovane mediatrice passeggiava per le vie di Caltagirone, l’afghano ha tentato di baciarla: lei si è divincolata e all’ennesimo rifiuto di lei lo straniero l’ha colpita violentemente dapprima con una testata al naso, poi con delle ginocchiate sulla parete addominale. Sono intervenuti i carabinieri, che grazie alla denuncia della donna tenevano sotto controllo il suo aggressore. I militari hanno dapprima bloccato l’uomo ammanettandolo, poi lo hanno condotto nel carcere di Caltagirone dove dovrà rispondere di atti persecutori e lesioni personali. La vittima invece è stata condotta dai militari in ospedale, dove i medici le hanno diagnosticato la frattura del setto nasale.

Commenti

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  • germano valentino 14 Luglio 2018

    sarebbe buona cosa che la signora cambiasse attività……..del resto, non lo sapeva che razza di “personaggi” occupano i vari centri di accoglienza ? no? ora lo sa, ne approfitti m!!!!

  • pino1° 14 Luglio 2018

    Ancora non si capisce che non c’è NULLA DA MEDIARE !!! Siamo diversi !!!!! Ci separano secoli di civilizzazione, quell’altri sono ancora al tempo delle crociate! Smettiamola di dire che siamo tutti uguali è come dire che io sono come un prete !! Mavaff……….