Venezia, il “clochard anti-Merkel” preso a martellate dagli immigrati
Un altro episodio di violenza cieca a Venezia. La vittima è Pasquale Aita, un senzatetto che tutti chiamano amichevolmente “Pasquale”. Gli aggressori sono quattro immigrati, probabilmente bengalesi. Il tutto è avvenuto davanti alla stazione di Santa Lucia. L’uomo è stato all’improvviso circondato. Sono partite le provocazioni, “Pasquale” ha risposto e si è scatenata da rabbia. Gli immigrati l’hanno picchiato con forza, selvaggiamente, usando anche un martello che avevano con loro. Botte per cinque lunghissimi minuti. “Pasquale” è rimasto a terra, sanguinante. Sono arrivati i primi soccorsi e la vittima (che continuava a perdere sangue dalla bocca) è stata accompagnato all’Ospedale dell’Angelo.
L’aggressione a Venezia e i soccorsi
Secondo “Pasquale” ad aggredirlo sarebbero stati i “boss” che gestiscono i portabagagli bengalesi che lavorano tra Piazzale Roma e la stazione ferroviaria Santa Lucia di Venezia, estorcendo loro del denaro. Dopo l’accaduto, Aita non si trova più a Piazzale Roma e preferisce rimanere nella zona del suo “palazzo cartoni”, come definisce il suo rifugio, situato vicino al punto di primo soccorso nella struttura del parcheggio Comunale. Il senzatetto, nato in Germania ma di origini partenopee, è arrivato a Venezia tre anni fa. Proveniva dalla Grecia, dove era rimasto a protestare per oltre un anno davanti all’ambasciata tedesca ad Atene. Una protesta contro la politica economica della Germania, rea di aver messo in ginocchio la Grecia con le sue imposizioni.
Fare piazza pulita di tutti questi stranieri, con le buone o con le cattive.