Tutti pazzi per la birra artigianale: in Italia 850 produttori e 3mila addetti
Non solo una “moda”, la birra artigianale è anche un modo per fare impresa e creare posti di lavoro. I micro birrifici in Italia superano quota 850 e la Lombardia guida il gruppetto, con 134 piccole imprese. Sono i dati dell’Annual Report di AssoBirra. In tutto, le organizzazioni censite da Nord a Sud contano 3mila addetti e si suddividono in birrifici artigianali (693) e brew pub (162).
La quota di mercato a loro associabile è del 3,2%, per una produzione complessiva di 483mila ettolitri. Il comparto brassicolo italiano conta oggi, nella sua interezza, 140mila occupati, ovvero 3mila unità in più rispetto a quanto rilevato nel 2016 da AssoBirra, considerando gli addetti diretti, indiretti e quelli dell’indotto. «Anche in questo settore l’innovazione digitale e la grande scommessa dell’industria 4.0 possono essere decisivi per rendere i processi più efficaci, efficienti e sostenibili, senza dimenticare il ruolo che la filiera agricola può svolgere attraverso i suoi modelli di eccellenza», sottolinea Assobirra.
Il contesto dinamico del mercato, l’aumento della produzione locale e la crescita dei marchi italiani all’estero è attribuibile anche al trend di diminuzione del carico fiscale avviato negli scorsi anni e che si completerà il prossimo. Dal 1 gennaio 2019 è prevista una riduzione dell’accisa sulla birra, che passerà da 3,02 a 3,00 euro per ettolitro e grado-plato. Nell’attuale sistema fiscale la birra paga ancora più del 50% delle accise sugli alcolici e anche il 2017 ha visto i volumi di accise e imposte erariali di consumo sulla birra superare quelli degli spiriti. L’Annual Report sottolinea come tale differenziale sia passato dai 22 milioni di euro del 2016 ai 59 del 2017.