Tiro mancino a Di Maio: il ministro Tria blocca subito il reddito di cittadinanza

28 Giu 2018 11:12 - di

Scoppia il primo caso politico dentro al governo: il decreto dignità slitta. Il testo è pronto ma l’ostacolo resta quello delle coperture, in particolare per il pacchetto fiscale. Uno stop che riguarda anche il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del M5s in campagna elettorale.

Lo stop condiviso da Giorgetti

Lo stop, secondo le indiscrezioni, è arrivato dal ministro all’Economia Giovanni Tria, con la scelta che sarebbe stata condivisa anche dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti. Che, come scrive la Stampa,  durante il Consiglio dei ministri avrebbe ammonito i colleghi a verificare sempre le coperture finanziarie dei provvedimenti. La conseguenza è sotto gli occhi di tutti: il decreto dignità, messo a punto dal vicepremier Luigi Di Maio è spartito  dall’ordine del giorno del Consiglio dei ministri. Libero parla di uno sgambetto a Di Maio. Lettera43 interpreta lo stop come  resistenza del Mef, della Lega e delle associazioni imprenditoriali. Sulla stessa linea molti altri quotidiani. La situazione irrita non poco il ministro del Lavoro e sviluppo economico: «Sta facendo il giro delle Sette Chiese, tra bollinature e cose che sto scoprendo solo adesso, ma il testo è pronto. Deve essere solo vidimato dai mille e uno organi di questo Paese». Secondo Repubblica, inoltre, il governo avrebbe già avviato la trattativa con Bruxelles per chiedere una flessibilità fino allo 0,5% del Pil e penserebbe a una legge di Stabilità che si fermi a 18 miliardi.

L’ostacolo delle risorse

Quello delle risorse è l’ostacolo principale, visto che non è così scontato che si possa pescare anche dal Fondo Sociale europeo. Questo serbatoio – si parla di 3,4 miliardi cofinanziati e ancora inutilizzati – potrebbe essere sfruttato non tanto per la misura vera e propria, non assistenziale e che non lascerà chi percepisce il sussidio “sul divano” come ha insistito a precisare Di Maio, ma per riformare e rafforzare i centri per l’impiego. Le risorse necessarie per questo primo step sono state individuate dallo stesso Movimento in 2 miliardi, mentre altri 15 ne servirebbero, a regime, per il reddito di cittadinanza.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • salvatore 29 Giugno 2018

    ministro Tria! NON TRIARE troppo la corda. il nuovo esecutivo deve andare avanti col programma, come da patto sottoscritto LEGA-M5ST

  • NOEURO 29 Giugno 2018

    …..prima spesa a deficit positivo sforando il vomitevole pareggio di bilancio,
    poi, moneta fiscale ( minibond ccf o buoni fiscali Del tesoro
    Poi disoccupazione al 5%
    Forse poi…… reddito di dignità

  • Paolo 29 Giugno 2018

    Di Maio si sta rendendo conto ( forse ) che governare è fondamentalmente diverso che promettere in campagna elettorale; auguro che questo sia il prologo a un cambiamento e maturazione di pensiero e di atteggiamenti. Auspico un progressivo sganciamento dal Grillo parlante e dall’utopistico teorico Casaleggio.Troverebbe così , a mio parere, il consenso dei benpensanti.

  • Mario M. Fornaro 29 Giugno 2018

    Idea. aggirare il leit motiv ‘Trovare le coperture’ caro a Ue, Padoan, Tria&C. che remano contro il Governo Conte/Di Maio/Salvini. Come? Introdurre una moneta complementare di cui hanno parlato Cattaneo/Zibordi (cioè la ‘moneta CCF’ – Certificati di Credito Fiscale; oppure -o anche abbinabili- i ‘Mini Bot’ di Borghi Aquilini). Moneta valida solo in Italia che serve a finanziare il reddito di cittadinanza, ma anche per altre infinite ‘tipologie’ di spesa/investimenti (Es. dare contributi maternità, scuole, pensioni basse, stipendi Jobs Act, handicap svariati, etc.). Perché non si attua tale ‘misura’ di seconda moneta accostata all’Euro? Nessuno può impedirlo -né Tria, né altri- salvo mettersi contro i molteplici beneficiari, il Popolo italiano! E così si evita l’ostacolo ‘coperture’ da reperire con tasse, tagli, etc.

  • Fernando 29 Giugno 2018

    Per un buon risultato politico lasciate perdere il re dito di cittadinanza.

  • Pino1° 29 Giugno 2018

    Tria non è un passante sprovveduto ! Come non lo sono le forzature, non apparenti ma, concrete, messe lì fra le chiap.. pardon, imposti alla compagine dell’esecutivo dallo zampino ricattatorio di chi doveva solo eleggere, i membri dei dicasteri ! Gli estensori del contratto di governo molto probabilmente identificarono -non a caso- un ministro non voluto! Fatto sta che -ovviamente è solo il mio pensiero- le compagini Lega/5stelle non si stanno ostacolando l’un l’altro bensì desistono semplicemente autoproteggendo se stessi e le loro posizioni ! Se spariscono le proposte contrattuali ”onerose” lo si deve a chi è latore di impegni ignoti presi con un’europa che, senza dirglielo apertamente, presenta un conto contratto dai kattocomunisti precedenti di cui qualcuno rimasto in alto fa sempre parte ! Se negli ultimi arrivi l’idea -c’era e forse c’è- era quella di aprire ad un nuovo modo di gestire i miliardi che l’Italia regala ai potentati monetari-finanziari-politici padroni in europa… pochi individui fatti digerire a forza al governo sono sufficienti a neutralizzarne scelte importanti di contratto ! Se guardiamo bene è l’unica presenza di Salvini che letteralmente trasporta ed impone la sua linea, altrimenti; dalla gruber/7 a tutte le trasmissioni RAI è un continuo martellamento, palese ed insopportabile a favore delle pidiote idee e scelte su contrabbandieri di carne umana, sfruttatori di preziose risorse sui fronti di sostegno a tutti fuorchè agli italiani in povertà! (dicesi 5milioni circa !) Se Di Majo avesse il coraggio di innovare su strade diverse la sua idea-impegno avrebbe strada vincente! E’ genuina e chiara l’affermazione: ‘tra bollinature e cose che sto scoprendo solo adesso’ ; questa rende palese perché avere esperienza di governo è essenziale, per andare a governare! Diamogli tempo e molta, molta fortuna a loro, a noi e sopratutto al Ministro Salvini contro il quale il cannoneggiamento mediatico e la resistenza dell’apparato è palesemente enorme, come quello del macrò ! AUGURI MINISTRO, lei è l’unico che combatte lealmente e frontalmente per tutti gli italiani, giovani e vecchi !

  • Gimmy 29 Giugno 2018

    Andrea prima di dare per certo quello che leggi qui dovresti leggere anche altri articoli… Sai questo Secolo d’Italia è chiaramente un quotidiano online di parte ed essendo di parte non può che mettere in risalto solo piccole cose che magari non vanno solo per creare allarmismo ma stai pur certo che questo Governo ha veramente a cuore il destino degli italiani.

  • Andrea 28 Giugno 2018

    Scusate tanto ma quando lo avevate promesso non vi era chiare la situazione e la sua criticità.Siete stati eletti e avete trionfato anche per il reddito di cittadinanza e solo ora fate i conti con la realtà.Mi meraviglia molto il comportamento del sottosegretario Giorgetti , forse quella cena segreta e il troppo vino bevuto tra una fetta di salame e l’altra lo ha un pochino sfasato.Ma allora se non cambia nulla siete solo dei parolai che hanno sfruttato la disperazione di migliaia di giovani senza futuro ,ma allora dicevano bene le sanguisughe di sinistra che affermavano che non era possibile attuare questo benedetto reddito ,ma allora tanto valeva che ci rimanessero loro così saremmo stati presi in giro da una parte sola.Immigrazione clandestina e legittima difesa sono argomenti importantissimi però lo sono anche il lavoro e la povertà dilagante causata dai precedenti esecutivi.La bacchetta magica nessuno ce l’ha ma indietreggiare senza nemmeno provarci dopo poco più di un mese al timone del Paese lascia perplessi e attoniti.E pensare che fino a poche settimane fa sia al Senato che alla Camera dei Deputati risuonava spesso il grido ‘Onestà,onestà. …..’

    • uesto renderebbe un bel po di miliaRDI DI ENTRATE FISCALI IN PIù. 2 Luglio 2018

      Non ho votato m5s ma sono sicuro che Di Maio e company ce la metteranno tutta per cercare di approvare una legge che faccia nascere il reddito di cittadinanza. Tale reddito non è cosi importante come appare, l’importante, ed è a questo che si vuole raggiungere , a mio parere è il fotto che sia lo stato che deve trovare un lavoro ai migliaia di sfortunati disoccupati. Ciò è necessario perchè entrando in Europa molti posti di lavoro sono stati occupati, con stipendi da fame o quasi, da europei dell’est e da africani ed islamici, sopratutto nelle campagne del sud, dove a fronte di un salario di 35-40 euro al giorno questi vengono pagati meno della metà.