Tangenti post-alluvione, arrestato il sindaco mastelliano di Cusano Mutri

28 Giu 2018 14:42 - di Paolo Lami

Poco più di un anno fa aveva aderito con entusiasmo al movimento politico “Noi Sanniti” di Clemente Mastella rinforzando, così, un’antica amicizia con l’ex-leader dell’Udeur. Questa mattina Giuseppe Maturo, dentista e sindaco di Cusano Mutri, un minuscolo comune in provincia di Benevento di poco più di 4.000 abitanti, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di concussione in concorso.

La consegna della tangente, che un imprenditore è stato costretto a versare, per poter eseguire i lavori disposti a seguito dell’alluvione dell’ottobre 2015, a un geometra, operante secondo gli investigatori in stretta sinergia con il sindaco di Cusano Mutri, è stata ripresa in un video.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Benevento, sono culminate oggi nell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, da parte dei carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Benevento, nei confronti del sindaco di Cusano Mutri, Giuseppe Maturo, e del geometra, entrambi ritenuti responsabili di concussione in concorso e posti agli arresti domiciliari.

Nell’ambito delle stesso procedimento risultano indagati anche il capo Ufficio Tecnico del Comune di Cusano Mutri e un consigliere comunale dello stesso centro del Beneventano.

Le indagini erano partite nell’aprile 2017 dopo la denuncia dell’imprenditore, titolare di una ditta edile, che lamentava un sistema concussorio posto in essere dal sindaco che, in concorso con un tecnico esterno all’amministrazione comunale, per l’affidamento dei lavori pubblici di somma urgenza disposti a seguito dell’alluvione del 2015, aveva preteso il versamento di una tangente pari al 50 per cento sull’importo di uno dei lavori appaltati.

Le opere riguardavano la sistemazione della fognatura lungo il torrente Titerno, per un importo di 22mila euro, e la sistemazione dell’alveo dello stesso torrente, nella località Limata, per l’importo di 13mila euro.

Secondo gli investigatori il sindaco, abusando delle proprie qualità e dei propri poteri, con reiterate pressioni e minacce di non far lavorare l’impresa e proferendo in occasione dei colloqui avuti con lo stesso la frase «Come ti metti dopo?» – frase che ha poi dato il nome all’operazione dei carabinieri – avrebbe costretto l’imprenditore a corrispondere la somma di 2mila euro, quale quota parte di 6.500 euro previsti, nelle mani del geometra, quale intermediario per la consegna del danaro da parte dell’imprenditore. La consegna della somma al geometra è stata videofilmata.

A Maturo viene inoltre contestato nell’ordinanza cautelare di aver costretto lo stesso imprenditore esecutore anche del lavoro pubblico di consolidamento della scuola elementare di Civitella Licinia, frazione del Comune di Cusano Mutri, ad affidare i lavori relativi all’impianto elettrico a un altro soggetto, pur risultando l’affidamento a quest’ultimo più oneroso rispetto a quello che sarebbe stato eseguito dall’impresa di fiducia dell’imprenditore concusso.

In una circostanza il sindaco avrebbe rimproverato l’imprenditore per non aver impiegato, nei lavori concessigli in appalto, alcune persone che gli erano state direttamente segnalate, disattendendo in tal modo le sue disposizioni e così imponendogli di far svolgere i lavori di elettricità a una persona da lui indicata.

Infine il sindaco avrebbe costretto l’imprenditore ad eseguire gratuitamente lavori di terrazzamento nel terreno di proprietà della propria moglie.

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