Storico: la Volvo sbarca per la prima volta negli Usa. Fino a 4.000 occupati
La Volvo sbarca in America per la prima volta. Inaugurato ieri a Charleston, nella Carolina del Sud, il primo stabilimento di produzione negli Stati Uniti di Volvo Cars, un impianto che risponde – spiega il marchio svedese – alla “strategia di produzione globale, riassumibile con il motto ‘costruiamo dove vendiamo'”. Lo stabilimento statunitense va infatti a integrare una struttura già esistente che comprende due unità produttive e uno stabilimento per motori in Europa, tre stabilimenti automobilistici e un’unità motori in Cina e gli stabilimenti di assemblaggio presenti in India e Malesia. L’unità di Charleston si inquadra in un investimento negli Usa da circa 1,1 miliardi di dollari e che vedrà entro fine anno l’assunzione di 1500 persone, ma con una ricaduta occupazionale che può arrivare a 4 mila unità. L’impianto inizierà la produzione con la nuova berlina S60, che sarà commercializzata a partire dal prossimo autunno, mentre a partire dal 2021 costruirà la prossima generazione del SUV di lusso XC90. Le vetture costruite presso lo stabilimento saranno destinate sia al mercato statunitense sia alle esportazioni verso i mercati esteri. Il nuovo impianto – i cui lavori sono iniziati nel 2015 – sarà in grado di produrre a pieno regime 150.000 vetture all’anno. L’operazione inoltre, mira a scavalcare i dazi della guerra commerciale Usa-Ue.