Spara per sventare un furto: poliziotto condannato a risarcire rom con 60mila euro
In Italia può anche succedere che un poliziotto che spara a un malvivente di etnia rom per sventare un furto si veda poi costretto a risarcirlo. L’ennesimo caso di mala giustizia ha per base Torino. La storia comincia nel 2o13 ed è raccontata dal Corriere della Sera. Un individuo che vive in un campo rom è intercettato da una pattuglia della polizia dopo aver rubato una Fiat Punto. Non si ferma all’alt e scatta l’inseguimento. Un poliziotto spara per forare una delle gomme della Punto ma il proiettile rimbalza e colpisce alla schiena il nomade alla guida.
Non ci crederete, ma succede che il poliziotto sia condannato a nove mesi per il ferimento dello zingaro, il quale, a sua volta, si prende undici mesi di reclusione per il furto. E non finisce qua. Il legale del nomade chiede il risarcimento allo Stato per quella per il suo cliente. Così nel 2016 è scattata la provvisionale che proprio in questi giorni è stata accreditata sul conto corrente. Il nomade è stato risarcito con 60mila euro.
la Corte d’appello (presidente Campagna, a latere i giudici Pastore e Gullino) ha confermato integralmente la sentenza nei confronti di sei finanzieri (il capitano …….. , i marescialli ……… , il vicebrigadiere ….. , e il finanziere ), condannati in primo grado dal Gup Cappuccio per falso e violenza privata. Il verdetto è maturato dopo l’ultima fase di dialettica processuale che ha visto impegnati, su sponde opposte, il sostituto procuratore Francesco Mollace e gli avvocati degli imputati, Nico D’Ascola, Raffaello Abenavoli, Ottavio Serranò e Francesco Albanese. Alla fine, dopo la camera di consiglio, i giudici hanno ribadito la sentenza di primo grado: 1 anno di reclusione ciascuno, con sospensione della pena e non menzione.
Si chiude così la seconda tappa processuale (i difensori hanno già annunciato ricorso in cassazione) di un percorso giudiziario che si è messo in moto nel pomeriggio dell’8 giugno 2004, allorquando i finanzieri del Gico si presentarono a casa di un pizzaiolo, Diego Morabito, 42 anni, per eseguire una perquisizione. Gli investigatori si mobilitarono su input di una telefonata anonima che segnalava armi da guerra in casa del pizzaiolo.
Il pizzaiolo , all’uscita dei finanzieri chiama il 112 …
il 113 e i carabinieri del luogo di appartenenza denunciando di essere stato picchiato dai finanzieri alla presenza della moglie e del figlio ma nessuno interviene A distanza di qualche ora l’uomo si presentò ospedale, dove i medici riscontrarono la frattura di una costola con ematoma epatico, trauma cranico,trauma addominale post traumatico da stress ,politrauma. Il pizzaiolo sostenne di essere stato costretto a firmare una dichiarazione in cui non aveva nulla da contestare su quanto avvenuto durante la perquisizione. Dopo la denuncia si misero in moto le indagini della Polizia, su delega del pubblico ministero Cama che aveva richiesto l’archiviazione. Il difensore di Morabito, l’avvocato Giuseppe Nardo, si oppose davanti al gip Giampaolo che scartò l’archiviazione e fece scattare l’imputazione coattiva. In primo grado i sei finanzieri subirono la condanna. Ieri la conferma in appello .. Condanna confermata Anche dalla suprema Cassazione ……. Dopo tutte quelle violenze Gratuite è le torture ke ho subito .. un iter Giudiziario che va avanti dal 2004 con undici di penale e dal 2012 co la civile ancora nn ho avuto un Risarcimento .. Caro Signor Ministro Salvini Quanto vorrei ke le capitasse a leggere quello ke ho postato ……
Allora, cosa servono le armi ai poliziotti che non le possono ad usarle nelle situazioni come questa? anzi sono condannati ad risarcire anche i danni..!! che legge è questa.
e’ urgentissimo modificare certe leggi volute dai catto-comunisti a difesa di zingari, immigrati e delinquenti. Che un poliziotto sia libero (e tutelato) di fare il proprio lavoro. Autorizzazione a sparare ai delinquenti senza “se” e senza “ma”.
É assurdo . Non é da credere ! Ma i Giudici deficenti e decelebrati sono tutti da noi ?? Licenziamento subito.
Ma questa è una ingiustizia alla polizia Italiana!!! Questo giudice dovrebbe essere espulso immediatamente..la legge va rispettata, questo idiota di giudice da un messaggio sbagliato agli criminali Italiani…e uguale alla maestrina!!!
Dovrebbero essere resi pubblici i nominativi del Pubblico Ministero e del Collegio Giudicante.
Successivamente il Ministro degli Interni dovrebbe assicurare che mai verrà organizzata una tutela per tali persone e mai verranno impiegati uomini dello Stato per indagini, nel caso che i suddetti fossero vittima di reati (di qualsiasi tipo).
Siamo alla follia, basta Ministro degli interni batta un colpo, possibilmente grosso ! Le forze dell’ordine nonostante le previsioni di potenziamento e messa in sicurezza del gabrielli sono ancora in braghe di tela, per consegnare una theaser a chi usa una calibro nove non occorre tanta melina, 4 ore di illustrazione e normativa d’uso e vanno; la sola esibizione del theaser fa calmare un delinquente senza nemmeno consumare la corrente. Decreto legge per disinnescare la magistratura su questo settore. Ha affermato che costa poco, ci faccia applicare un suo assistente e tirate fuori un DL parlamentare e via !