Spagna, si sfidano in sette per la successione a Rajoy alla guida del partito

21 Giu 2018 18:46 - di Annamaria Matticari

Sono sette i candidati che intendono correre per succedere a Mariano Rajoy alla testa del Partito Popolare spagnolo. Ieri Rajoy è tornato al suo vecchio ufficio del catasto dove lavorava prima di iniziare a fare politica. La lista vede due protagoniste indiscusse, la ex numero due del governo Rajoy, Soraya Saenz de Santamaria, e l’ex ministro della Difesa Maria Dolores de Cospedal. La forte rivalità politica fra le due ministre era già nota quando stavano al governo e ora promette di animare il Congresso straordinario del 21 e 22 luglio, dove verrà eletto il nuovo leader che dovrà rilanciare il partito conservatore, travolto dal caso Gurtel, la cosiddetta tangentopoli spagnola. La stessa modalità di scelta del leader rappresenta una novità assoluta: finora era il capo uscente a designare direttamente il suo successore. In corsa vi è anche il vice segretario alla Comunicazione del partito, il 37enne Pablo Casado, considerato una delle personalità più promettenti della nuova generazione del Pp, che si pone come una terza via fra le due contendenti. Sono infine candidati anche l’ex ministro degli Esteri Josè Manuel Garcia Margallo, il deputato Ramon Garcia Hernandez, l’ex leader di Nuove Generazioni del PP nella comunità di Valencia, José Luis Bayo e un consigliere locale della Valencia, Elio Cabanes. Diverse personalità del partito spiccano per la loro assenza, in primo luogo Alberto Nunez Feijóo, che sembrava uno dei favoriti ma ha preferito concentrarsi sul suo mandato di governatore della Galizia. L’ex ministro dello Sviluppo Inigo de la Serna ha convocato i media tre ore prima della chiusura delle candidature ma, contrariamente alle aspettative, non è sceso in lizza e ha annunciato il suo sostegno a Saenz de Santamaria. Ha deciso di rimanere fuori dalla corsa anche la presidente della Camera dei Deputati, Ana Pastor, che ha espresso rincrescimento per la mancata candidatura di Feijòo. Il Congresso avviene in un momento di grande difficoltà politica per il Pp, dopo che il governo di minoranza di Rajoy è stato rovesciato il primo giugno da una mozione di sfiducia del leader socialista Pedro Sanchez, ora diventato primo ministro. Sotto accusa per gli scandali di corruzione, il PP sconta anche la concorrenza di Ciudadanos, partito anti casta ma non antisistema, che attira molti elettori delusi da Rajoy.

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