Senza scontrino fiscale, multa salata per l’esercente. L’obbligo per il cliente

7 Giu 2018 16:09 - di Fortunata Cerri

Non ci sono dubbi sul fatto che ogni esercizio commerciale abbia l’obbligo di emettere lo scontrino fiscale ogni qual volta che un cliente acquista un articolo del negozio: la mancata emissione, infatti, è considerata a tutti gli effetti evasione fiscale e come tale viene sanzionata. Nel dettaglio per l’esercente che, per scelta o per una semplice dimenticanza, non fa lo scontrino è prevista una sanzione pecuniaria pari al 100% dell’imposta corrispondente all’importo non documentato e mai inferiore a 500 euro. Inoltre sono previste sanzioni anche per coloro che non sono in regola con il misuratore fiscale (ovvero la cassa). In questo caso si va dai 1.000 ai 4.000 euro per l’omessa installazione e dai 250 ai 2.000 euro per l’omessa richiesta tempestiva di intervento per la manutenzione di un registratore di cassa guasto.

Discorso differente per l’acquirente, poiché per lui non sono previste sanzioni in caso di mancato ricevimento dello scontrino fiscale. Le sanzioni quindi riguardano esclusivamente l’esercente poiché dal 2003 il cliente è esonerato dalla multa in caso di mancata richiesta dello scontrino. Questo però non significa che è inutile richiedere lo scontrino fiscale al commerciante, anzi. Lo scontrino, infatti, è molto importante poiché è l’unica prova dell’acquisto riconosciuta dalla legge. Per questo motivo bisogna essere in possesso dello scontrino per richiedere il cambio di un articolo o anche per beneficiare di eventuali detrazioni fiscali.

Pretendere lo scontrino fiscale, quindi, non solo è possibile ma è anche un dovere per ogni cittadino che contribuisce così nel suo piccolo a combattere l’evasione fiscale.

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