«Se lavora anche per te, non buticare»: ad Arezzo cartelli stradali in dialetto

6 Giu 2018 15:18 - di Viola Longo

«Finalmente s’avia i lavori, va piano che dè nicchio!!!»; «Finalmente s’avia i lavori, segnete che balena!!!»; «Se rimbianca per l’ennesima volta, visto che ce costa ‘na cignata tienne de conto»; «Se lavora anche per te, ora un’avviare a buticare»: la giunta di centrodestra del Comune di Arezzo punta sul vernacolo e sdogana i cartelli stradali in dialetto aretino. Delimiteranno le zone interessate dai lavori delle opere pubbliche, cercando di strappare un sorriso ad automobilisti e pedoni alle prese con i disagi dei cantieri.

All’insegna dello slogan «Lavori pe le vie: occhio, citti», l’idea era stata presentata al convegno ”Arezzo 2020”, che si è svolto il 31 maggio scorso al Teatro Vasariano. E adesso il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini passa dalle parole ai fatti. Anche perché un suo ”sondaggio” ha dimostrato ampio gradimento per i nuovi cartelli destinati a segnalare i lavori stradali e i cantieri delle opere pubbliche, che riscoprono l’orgoglio della “lingua” locale.

«D’altronde siamo a ‘Rezzo. E il suo abbinamento con una grafica accattivante su cui… c’ha triminato» l’assessore Marcello Comanducci, fanno sapere ancora dal Comune, divulgando le novità nella cartellonistica che, è l’auspicio, magari aiuterà anche a distendere i nervi di automobilisti e pedoni, strappando loro un sorriso, che è sempre «meglio… de fare i scorbutechi».

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