Sala si definisce l’anti-Salvini. Lui replica: vuole fare sei moschee? Troppe
“Io da milanese tifo per la mia città, a prescindere dal colore della maglietta del sindaco, ritengo da milanese che aprire sei moschee non sia una priorità per la mia città”: così il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha risposto a chi gli chiedeva di commentare le parole del sindaco Beppe Sala, che si è definito “l’anti Salvini di Milano” nei giorni scorsi. Parlando al centro congressi MiCo in Fiera, Salvini è tornato anche sul tema del censimento della popolazione rom, contestato anche da sindaco e assessori dem milanesi. «Vi invito in pausa pranzo – ha provocato la platea del MiCo – a prendere il taxi e andare, possibilmente senza giacca e portafogli, nel campo rom di via Chiesa Rossa, nel Gratosoglio». Un campo dove «ad ogni blitz di polizia e carabinieri – sottolinea Salvini – vengono sequestrati gioielli, oro, armi, dove i bimbi non vengono mandati a scuola e le macchine non vengono assicurate. Io voglio solo che a quei bambini vengano venga garantito il diritto a un’esistenza tranquilla che io garantisco ai miei figli. Non voglio che ci siano pezzi dello Stato italiano fuori controllo». Zone dove «si prende denaro dello Stato, non si lavora, non si mandano i figli a scuola. Non lo permetterò». Negli ultimi giorni Sala ha chiarito che il percorso verso la chiusura dei campi regolari non sarà brevissimo, «iniziamo da quelli abusivi».
con tutti gli italiani poveri e senza casa lui costruisce moschee!! ridicolo sparisci!!