Potenza di Bruxelles, “addomesticato” anche Savona: «L’euro va rafforzato, certo…»
Come sono lontani i tempi dei veti del Quirinale alla nomina del professor Paolo Savona al ministero dell’Economia a causa delle sue posizioni anti-euro. Passato remoto, remotissimo. A distanza di due settimana, il ministro per le Politiche Comunitarie sembra ridotto già a miti consigli. Basta ascoltarlo: «L’Unione europea si fonda sui pilastri dell’euro e del mercato comune che vanno rafforzati nell’interesse dei cittadini.», dice Savona, in un messaggio di saluto con cui ha aperto la conferenza internazionale lotta alle frodi, alla quale sono presenti 81 delegati di 27 Paesi che partecipano al Cooperation Project 2, oltre al presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani e il comandante della Guardia di Finanza Giorgio Toschi. «Due pilastri su cui si fonda l’Ue – ha detto Savona – sono il mercato comune e l’euro. L’uno implica l’altro. Noi chiediamo il rafforzamento di questi due pilastri al servizio dei cittadini europei. Questa iniziativa è pertanto una tappa indispensabile. Le frodi sono una violazione delle regole di buon funzionamento del mercato comune ben noto agli economisti».
Musica per le orecchie di Bruxelles, dei mercati, delle lobby finanziarie. Savona cambia subito argomento, dopo l’inchino sulla moneta unica. «La lotta alle frodi – ha aggiunto Savona – è un compito indispensabile per quell’’Europa più forte e più equa che si prefigge di raggiungere il governo di cui faccio parte. Grazie, quindi, per la vostra partecipazione e buon lavoro». E buon euro a tutti…
fa impressione!
così sembra…
speriamo di nooo????