Pestaggio di nigeriani a Reggio Emilia, arrestato il quarto gambiano
Nuovi sviluppi investigativi sulla feroce aggressione avvenuta nell’area dell’ex reggiane ai danni di due cittadini nigeriani che, la notte del 19 giugno scorso, colti nel sonno in un locale di fortuna ricavato nelle dismesse ex Officine di Reggio Emilia, sono stati colpiti più volte da bastonate e feriti con cocci di bottiglia da un gruppo di 8 cittadini gambiani dileguatisi subito dopo il grave episodio di sangue.
Reggio Emilia, in manette il quarto gambino
Le ininterrotte indagini dei carabinieri, che avevano inserito il pestaggio a contrasti per la gestione della piazza di spaccio e che avevano portato al fermo di due cittadini gambiani di 20 e 21 anni finiti in carcere e successivamente a un 24enne sempre di nazionalità gambiana, hanno portato al fermo e all’arresto di un quarto gambiano 30enne in Italia senza fissa dimora. I quattro accusati, insieme a 5 connazionali ricercati per concorso in tentato omicidio e rapinata aggravata, si trovano ora nel carcere di Reggio Emilia. I primi due gambiani finiti in manette, il 24marzo scorso, sempre nell’area delle reggiane, erano stati a loro volta vittima di una feroce aggressione da parte di un cittadino maliano, poi preso sempre dai carabinieri reggiani (che aveva accoltellato all’addome il 21enne gambiano ferendo il connazionale 20enne intervenuto in sua difesa). Anche in quell’occasione si era trattato di una lite maturata per contrasti legati allo spaccio di droga.
Il pestaggio del 19 giugno
Poco dopo l’episodio di sangue del 19 giugno, i carabinieri, erabi sono accorsi all’interno dell’area delle ex Officine reggiane ove erano stati segnalati due cittadini stranieri, poi identificati nei nigeriani, rimasti feriti a seguito di una feroce aggressione da parte di un gruppo di 8 cittadini gambiani armati di cocci di bottiglie, bastoni e una falce. Gli aggressori riusciti a fare irruzione nell’alloggio di fortuna occupato dalle due vittime, le hanno colte nel sonno pestandole a bastonate e ferendoli con cocci di bottiglia rotti e con una falce. Si sono quindi dileguati impossessandosi di 4 cellulari in disponibilità dei due nigeriani, di 400 euro in contanti e di un computer.