Nuovo orrore in Libia: tre fratelli seviziati e buttati nell’acqua bollente

30 Giu 2018 17:06 - di

Crimini orribile nella città di Sabrata, in Libia, dove tre fratelli della famiglia di Abu-lghith sono stati rapiti e torturati prima di essere messi in una cisterna piena di acqua bollente. Fonti locali citate da The Libya Observer hanno confermato che Mohammed Ishtiwi, noto come “Al-Kubba” della città di Sabratha, ha rapito le vittime ferme a un incrocio a Sabrata e le ha portate nella città di Ajaylat, circa 80 chilometri a ovest di Tripoli, sempre in Libia. Qui i tre fratelli sono stati torturati e abusati, prima di essere uccisi con l’acqua bollente. Immagini e video terrificanti postati sui social media hanno mostrato il modo brutale in cui le vittime sono state uccise. I corpi degli uomini della famiglia di Abu-lghith, che vive nell’area di Swainiya ad Ajaylat, sono stati rinvenuti nel distretto di Zafarana, a ovest della città. Non sono ancora note le ragioni di questo crimine efferato. Al-Kubba è il comandante della cosiddetta “Brigata di combattimento Al-Aruba” a Sabrata, rimasta fedele al regime del defunto colonnello Muammar Gheddafi, ex rais della Libia. Al-Kubba è ricercato dal Procuratore generale per diversi casi criminali. La cosiddetta Sala Operativa dell’Isis, il sedicente Stato Islamico, a Sabrata, fedele all’Operazione per la Dignità nella Libia orientale, aveva onorato Al-Kubba per quelli che descriveva come i suoi sforzi nella “lotta al terrorismo e ai criminali”.

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