Non temono denunce e arresti: 2 rom prese mentre svaligiano un appartamento

9 Giu 2018 10:10 - di Martino Della Costa

Spesso vengono colte in flagrante, arrestate e immediatamente rilasciate: lo abbiamo visto, solo pochi giorni fa, dopo il fermo delle 3 ladre rom ritenute responsabili del furto in casa del sindaco di Milano Sala, immediatamente rilasciate dopo l’individuazione e il fermo. Sono decisamente poche le speranze, allora, che alle due donne di etnia rom, colte in flagrante dai poliziotti allertati dall’allarme di alcuni condomini di un palazzo in cui si erano introdotte furtivamente per svaligiare un appartamento possa andare diversamente…

Ladre rom colte in flagrante mentre svaligiano un appartamento

Responsabili, dinamica e tempistiche del tentato furto sono noti: ma ciò non basterà ad assicurare alla giutizia a lungo le due ladre d’appartamento che gli agenti della Polizia di Stato del Reparto Volanti hanno arrestato a Roma per il reato di furto aggravato. E questo loro – una 27enne e una 32enne, entrambe di etnia Rom – molto probabilmente lo sanno bene. I poliziotti sono intervenuti in via dei Glicini per la segnalazione di un furto in appartamento, arrivato alla Sala Operativa della Questura. Sul posto hanno sorpreso e bloccato le due ladre che tentavano di introdursi all’interno di un appartamento, pronte a saccheggiarlo per poi dileguarsi indisturbate. Un episodio criminale simile ai tanti, tantissimi altri che si verificano sempre più frequentemente – specie di questo periodo – e che, come gli altri, si risolverà nell’ennesima archiviazione e scarcerazione immediata.

Ma spesso vengono scarcerate subito dopo il fermo

È andata così, del resto – tanto per citare l’ultimo precedente in ordine di tempo – nel caso delle due delle tre componenti della banda di ladre rom, immediatamente scarcerate dopo il fermo; per una di loro, minorenne, fermata insieme alle complici due giorni fa dalla polizia con l’accusa di aver rubato nell’appartamento del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel fine settimana del 26-27 maggio scorso, non essendo imputabile è stato predisposto l’affido a una comunità. Per un’altra, 19enne, il giudice ha disposto l’obbligo di dimora e di firma ma non la custodia in carcere, perché è madre di una bimba di 7 mesi. Insomma, quasi sempre prive di documenti d’identità; spesso madri ragazzine di neonati da accudire, quando non coperte dalla scaltrezza di bande specializzate in furti d’appartamento di cui fanno parte, queste saccheggiatrici in erba sanno di agire indisturbate. E anche questo le induce a riprovarci, sempre e comunque.

Commenti

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  • Angela 10 Giugno 2018

    Ma che giustizia c’è in Italia?

  • Gianni 10 Giugno 2018

    LA LEGGE CE ANCHE PER LORO. ALTRIMENTI FACCIAMO UNALTRA LEGGE RUBATE PURE CHE VOI SIETE ZINGARI NON ANDATE IN CARCERE ?

  • Giuseppe 10 Giugno 2018

    Venite in Zona 7 a Milano,Muggiano,Assiano e dintorni e vi renderete conto di cosa c’è, è uno schifo speriamo che le cose si sistemino ma ho dei forti dubbi.Come al solito se si sgombera quella gentaglia LA SINISTRA GRIDA “FERMIAMO I FASCISTI” e cosi’ non cambia nulla. Evviva la democrazia chi delinque non ha mai problemi…………….

  • Antonio Lallo 10 Giugno 2018

    Non solo in Turchia ma anche nel resto del mondo naturalmente Italia esclusa.

  • salvatore 10 Giugno 2018

    quando finirà tutto questo?

  • Giorgio Sornicola 10 Giugno 2018

    In Turchia è inverso.