Non paga i pusher, tossicodipendente scaraventato giù dalla finestra: 3 fermi

9 Giu 2018 9:37 - di Chiara Volpi

Un episodio criminale di una brutalità estrema. Una punizione esemplare eseguita con spietata freddezza. Eppure, una notizia che avrebbe potuto anche non venire mai alla luce se non fosse stato per l’acume e la solerzia delle forze dell’ordine al lavoro sul caso perché insospettiti da quel referto e da quella prognosi ospedaliera che indicava in oltre 40 giorni il tempo richiesto per la guarigione effettiva della vittima. E per vittima ci si riferisce a un uomo – un tossicodipendente – scaraventato giù dalla finestra al piano piano di un pianerottolo condominiale da due pusher che da tempo intimavano al loro cliente il pagamento delle dosi mai saldato…

Tossicodipendente scaraventato giù dalla finestra: arrestati 3 pusher

Dunque, proprio così: hanno lanciato un giovane dalla finestra, facendolo precipitare dal primo piano e procurandogli lesioni per 40 giorni di prognosi, per un debito di droga. E per questo tre pusher sono stati arrestati dai carabinieri di Casamassima (Bari) per spaccio di droga e tentata estorsione, mentre due di loro devono rispondere anche di lesioni aggravate avendo partecipato all’aggressione. I militari hanno eseguito stamattina un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale procura della Repubblica, nei confronti di un 32enne, di un 53enne e di un 20enne. Le indagini, avviate dai militari di Casamassima i primi giorni dello scorso mese di maggio, sono partite dal ricovero di un tossicodipendente di Casamassima all’ospedale di Acquaviva delle Fonti (Bari) per lesioni personali superiori a 40 giorni. Dalle indagini è emerso che i tre arrestati, da circa un anno, avevano ceduto giornalmente dosi di cocaina al giovane assuntore, che però non riusciva a rispettare i pagamenti. Ciò ha fatto scattare la violenza da parte dei fornitori di droga che hanno iniziato a minacciare il giovane per costringerlo a consegnare una somma di denaro di 2000 euro, ben oltre l’importo del corrispettivo di stupefacente acquistato. Tale pretesa è stata avanzata anche alla madre della vittima.

Le minacce, l’irruzione violenta, l’aggressione fisica, le indagini

La mancata consegna del denaro ha portato all’epilogo del primo maggio, quanto due dei tre arrestati, insieme a una terza persona in via di identificazione, si sono presentati a casa del giovane debitore e dopo aver forzato la porta d’ingresso lo hanno raggiunto sul pianerottolo. Qui è iniziata l’aggressione fisica ed il giovane è stato letteralmente spinto con forza fuori dalla finestra della rampa di scale e fatto precipitare dal primo piano. Fortunatamente la sua caduta nel vuoto è stata attutita da una pensilina in policarbonato che era posizionata sotto la finestra e che è rimasta danneggiata. Tuttavia, le lesioni riportate dal giovane tossicodipendente sono state importanti, tant’è che è stato sottoposto ad un intervento chirurgico il 7 maggio successivo e giudicato guaribile in 40 giorni. Ai tre pusher è stata applicata dal gip di Bari, la misura cautelare in carcere. Due dei tre soggetti erano già reclusi per altre cause nel carcere di Bari.

Commenti

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  • itala piccininno 11 Giugno 2018

    in galera oltre ai pusher mandateci anche il tossicodipendente dopo la guarigione,,,,forse un po’ di prigione gli farà passare la voglia di farsi.

    • babi 25 Giugno 2018

      questa risposta e da ignoranti..scusamima ma davvero potevvi risparmiarti!!! butterei giu te dalla finestra