Museo della pizza a New York, l’ira di Alemanno: “Insensato, che c’entra?”
Alemanno non ci sta. La società di comunicazione newyorkese Nameless Network ha annunciato l’iniziativa di un museo pop-up dedicato alla pizza. L’iniziativa americana, autonomamente promossa, “rischia di ledere un prodotto tutelato sia a livello comunitario che internazionale, nonché i legittimi interessi dei produttori-artigiani quotidianamente impegnati in un lavoro di mantenimento e miglioramento della qualità della pizza”. È quanto affermano i dirigenti nazionali del Movimento Nazionale Sovranista di Gianni Alemanno, Rosario Lopa e Alfredo Catapano. La scelta di localizzare il museo della pizza a New York, che nulla a che vedere con la storicità e la tradizione della pizza, appare quanto mai insensata e finalizzata esclusivamente a obiettivi di natura commerciale, senza alcuna ricaduta per l’arte, la cultura, il territorio italiano e napoletano in particolare. “A tutt’oggi nessuna delle istituzioni preposte risulta aver formalmente preso posizione in merito a quello che appare l’ennesimo attacco all’Italia, al suo patrimonio culturale, storico ed enogastronomico, cosi che abbiamo formulato una mozione con relativo ordine del giorno, messo a votazione nell’ultima assemblea nazionale di Roma, dove chiediamo alle rappresentanze della Repubblica Italiana e della Regione Campania presso l’Ue, negli Usa e presso l’Unesco ad attivarsi ad ogni livello istituzionale per garantire la piena ed incondizionata tutela della “Pizza Napoletana Stg” e del Patrimonio Unesco “L’arte tradizionale dei pizzaiuoli napoletani” alla Regione Campania e all’Area Metropolitana di Napoli, in collaborazione con l’Unione Pizzerie Storiche Napoletane “Le Centenarie”, l’Associazione Verace pizza Napoletana, l’Associazione pizzaioli Napoletani l’Associazione Margherita Regina, a realizzare a Napoli il museo internazionale della “Pizza Napoletana”.
Interessante, veramente interessante, mentre nel mondo ci si ammazza c’e’ chi immortala la “PIZZA” creando un museo in onore della “Margherita’ o della quattro formaggi. Tutto questo in una America dove ancora si mangia la pizza intingendola nel cappuccino. Bravi, mandateci degli inviti per l’inaugurazione.
Ma con i milioni di disoccupati, con i milioni di pensionati che percepiscono pensioni da fame con tanti disabili lasciati al loro destino,con malati costretti a indebitarsi per le cure mediche Lei non trova niente di meglio da fare che rompere le scatole agli statunitensi ai quali dovrebbe andare solo la nostra eterna gratitudine per averci liberato dai suoi bisavi repubblichinini.Comunque se ci tiene proprio a perorare questa nobile causa per il bene del popolo italiano si armi e parta per l’America alla conquista del museo impuro e infedele.L’Italia democratica le sarà grata,Quella nera ancora di più.Però mi raccomando è necessario che la sua missione duri a lungo per produrre i frutti sperati e annientare gli infedeli e poi chi più di Lei è convinto che chi si ferma è perduto.Coraggio e non si preoccupi per noi se rimarremo orfani della sua preziosa e benefica presenza perché dopotutto sappiamo che lo fa per noi ,per il nostro onore deturpato per il nostro bene,per la nostra salvezza spirituale e così di seguito caro fratello Gianni.