Maturità 2018, il giorno del quizzone: ma dal prossimo anno niente più test

25 Giu 2018 9:48 - di Redazione
maturità

Ancora un giorno di prove e di ansia  per i maturandi alle prese con il quizzone. Ancora un esame – in calendario per l’ultimo anno, dato che già a partire dal prossimo il test non figurerà tra le prove da sostenere – e poi ci si potrà concentrare sugli orali.

Al via, per l’ultimo anno, la terza prova: è il giorno del “quizzone”

L’ultima terza prova, dunque: oggi si chiude un’epoca per gli studenti delle superiori. Quella degli esami di maturità “vecchia maniera”, introdotti dalla riforma Berlinguer alla fine degli anni ’90: dall’anno prossimo si cambia e – a meno di sorprese dell’ultimo minuto – la terza prova sparirà. L’esame 2019, quindi, sarà composto da tre prove in tutto (due scritti, più l’orale). In base alle novità introdotte dalla Buona scuola bis nel 2017 dal governo Renzi, la terza prova scritta lascerà il posto a un test Invalsi per saggiare le competenze dei maturandi in Italiano, Matematica e Inglese che si svolgerà (al computer) un paio di mesi prima degli esami. Ma che costituirà requisito necessario per accedere agli esami, assieme alla sufficienza in tutte le discipline, condotta compresa, e all’avere svolto le 200/400 ore di Alternanza scuola-lavoro previste dalla legge 107.

Quizzone, domande, approfondimenti e… l’aiutino dei prof?

Ma, come detto in apertura, per oggi è ancora presto per dire addio al famigerato Quizzone. Oggi, infatti, i ragazzi sono costretti ad affrontare i temibili quesiti, anche se – almeno secondo un’indagine di Skuola.net – in tanti hanno ricevuto un “aiutino” dai commissari per prepararsi all’appuntamento. Anche quest’anno, dunque, gli studenti si preparano ad affrontare “copione” di sempre: secondo un’indagine di Skuola.net, effettuata su 1500 maturandi, quasi 3 su 5 – in barba al divieto – hanno ricevuto informazioni dai professori su quali saranno le materie oggetto di terza prova. Alcuni di loro avrebbero addirittura ottenuto un’ “anteprima” sul contenuto delle domande.

Ecco come funziona la terza prova d’esame

Ma come funziona la terza prova? Questa è nata con lo scopo di verificare il grado di conoscenze acquisite dagli studenti nelle varie materie svolte durante l’ultimo anno delle superiori. Ha carattere multidisciplinare ed è elaborata dalla commissione d’esame, che sceglie la tipologia di prova e gli argomenti in base allo specifico percorso di studi e secondo le informazioni contenute nel Documento di Classe, compilato dal Consiglio di classe entro il 15 maggio. I professori interni e i commissari esterni decidono quindi quali materie inserire, la modalità di svolgimento e la durata della prova. Il voto massimo è di 15 punti, con la sufficienza fissata a 10.

 

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